Un maggiore impegno di tutte le politiche comunitarie per la biodiversità ed eliminare i sussidi che danneggiano l'ambiente. Queste le proposte dei deputati del Parlamento europeo denunciando il mancato raggiungimento degli obiettivi 2012. La preservazione della biodiversità e degli ecosistemi dovrebbe essere una delle principali priorità politiche dell'Ue, afferma il Parlamento in una risoluzione approvata venerdì. 

I deputati citano studi recenti che indicano il costante declino della biodiversità nell'Ue, una perdita che ha un alto costo in termini economici. La risoluzione, approvata con 414 a favore, 55 contrari e 64 astensioni, è la risposta alla strategia sulla biodiversità 2020, presentata dalla Commissione europea nel maggio del 2011.

"I servizi che la natura ci fornisce, acqua pulita, aria pulita, suolo fertile, cibo, sono cruciali per il benessere del genere umano e hanno un valore economico astronomico. Secondo gli economisti, ogni anno si perde il 3% del Pil a causa della perdita di biodiversità. Ciò costa all'Ue 450 miliardi di euro anno dopo anno. Rispetto a queste cifre, investire 5,8 miliardi di euro l'anno nel progetto Natura 2000 è un affare" ha affermato il relatore Gerben-Jan Gerbrandy

I deputati affermano che la Pac dovrebbe ricompensare gli agricoltori che adottano tecniche di produzione più rispettose dell'ambiente. I pagamenti della Pac, compresi quelli previsti nel 2014, dovrebbero rispettare la protezione della biodiversità e degli ecosistemi, secondo quanto propone la risoluzione, inclusi il rispetto degli habitat degli uccelli, l'utilizzo dell'acqua e dei pesticidi. Le ispezioni in loco, inoltre, dovrebbero essere rafforzate per garantire il rispetto delle norme ambientali e tutti i sussidi che rischiano di provocare danni all'ambiente dovrebbe essere individuati ed eliminati entro il 2020.