"Nonostante l'alto calibro del lavoro scientifico, il valore della consulenza scientifica è collegato direttamente al livello di fiducia del pubblico. Le nuove norme attuative forniscono indicazioni più chiare per gli esperti che presentano dichiarazioni di interessi e aumentano il livello di controllo e il numero di misure cautelative per garantire l'indipendenza in tutte le nostre attività".

Così Catherine Geslain-Lanéell, direttore esecutivo dell'Efsa ha introdotto le nuove norme adottate dall'Autorità europea per la sicurezza alimentare relative alle dichiarazioni di interesse - le cosiddette Doi - presentate nei giorni scorsi a Bruxelles in occasione della ricostituzione del suo comitato scientifico e di otto dei suoi gruppi di esperti scientifici.
La nuova normativa - uno dei capisaldi della politica sull’indipendenza e i processi decisionali in ambito scientifico - inasprisce ulteriormente le procedure per la valutazione e la gestione degli interessi dichiarati da quanti sono coinvolti in attività dell'Efsa e forniscono un assetto più chiaro e trasparente dei principi generali da applicare a esperti scientifici, personale, membri del consiglio di amministrazione e organizzazioni di soggetti terzi, inclusi contrattisti esterni.


Le nuove norme in dettaglio

La nuova normativa stabilisce in dettaglio i criteri adottati dall’Efsa per la valutazione degli interessi dichiarati dagli esperti scientifici e da altri soggetti coinvolti nel suo lavoro.
Vengono elencati diversi tipi di interessi con i criteri per capire se costituiscano o meno potenziali conflitti di interesse. In tal caso, viene vietato all'esperto di partecipare ai lavori scientifici dell'Autorithy o all'assunzione di certi ruoli.
Ad esempio, gli scienziati attualmente impiegati dall'industria (comprese le consulenze a tempo pieno) in settori pertinenti al lavoro dell'Efsa (l'industria alimentare e mangimistica) sono categoricamente esclusi dalla possibilità di diventare membro di qualsiasi gruppo di esperti scientifici, compreso il comitato scientifico, i suoi gruppi di esperti e i relativi gruppi di lavoro.
 

La normativa tende a includere in maggior misura esperti aventi interessi in organizzazioni pubbliche e agevola il coinvolgimento di scienziati provenienti da agenzie nazionali per la sicurezza alimentare.

In questo modo, l'Efsa conferma il suo impegno a difendere la reputazione dei suoi esperti da accuse infondate e danno attuazione alla politica Efsa sull'indipendenza e i processi decisionali in ambito scientifico, adottata di recente.

 

 

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