La terra batte l’inflazione, dal 1992 al 2010 i prezzi al consumo sono aumentati del 58% mentre nello stesso periodo i prezzi dei terreni agricoli hanno toccato un livello di crescita del 60%. Lo segnala Confagricoltura sulla base dei dati emersi durante un convegno organizzato a Palazzo Della Valle sul tema “Fare impresa in agricoltura”.

In particolare, prosegue la nota di Confagricoltura, negli ultimi 10 anni il prezzo della terra è aumentato, in media nazionale, circa del 22%, con il picco massimo (+28%) registrato dai vigneti (pur con variazioni abbastanza differenziate), seguiti dai seminativi (+25%). Sempre in crescita, ma in maniera più contenuta, i terreni investiti a frutteto, oliveto e prato-pascolo che hanno incrementato i loro valori dal 7 al 10%.

I valori medi dei terreni presentano differenze molto significative anche nelle diverse circoscrizioni geografiche e zone altimetriche. Nel Mezzogiorno non si supera i 16 mila euro per ettaro, mentre si sale a 20 mila euro nelle aree di pianura del Centro Italia. Nelle regioni settentrionali la maggior parte dei prezzi medi va oltre i 20 mila euro, con un massimo di 44 mila euro l’ettaro nella pianura del Nord Est. In sostanza valori più che doppi rispetto a quelli delle regioni meridionali.

In un mercato dominato, prevalentemente, da una logica patrimoniale sono gli agricoltori professionali a dover fare i conti con le conseguenze degli elevati livelli raggiunti dalle quotazioni delle terre. “Per chi intende restare in agricoltura - dice il presidente di Confagricoltura, Mario Guidi - l'acquisto di terreni è essenziale per garantire piani di investimento e di sviluppo di lungo periodo. La terra rimane un fattore insostituibile per accrescere le dimensioni delle imprese agricole e quindi poter usufruire delle economie di scala necessarie a mantenere adeguati livelli di produttività”.

Parole confermate dalle stime di contabilità nazionale elaborate dall'Istat, secondo cui lo stock di capitale fondiario rappresenta ben più della metà del capitale impiegato nel settore agricolo.