L'Asia sempre più interessata ai vini di qualità, con Honk Kong porta di ingresso per tutti i mercati del sud-est asiatico. Lo confermano i dati sulle presenze dell’ultimo Vinexpo di Bordeaux (48.000 presenze assolute di cui il 30% proveniente dall’Asia) hanno rafforzato il dato d’esperienza.
La nuova frontiera per il vino di qualità è, quindi, l’Asia con il centro di maggiore d’interesse individuato ad Hong Kong, diventata la piattaforma strategica e distributiva per tutto il commercio dei vini nei mercati dell’area Asia-Pacifico.
Grazie al Piano di internazionalizzazione deciso e organizzato dall’Irvv, l’Istituto regionale della vite e del vino della Regione Siciliana, alle aziende vitivinicole si presenta una occasione di dialogo e confronto con i mercati emergenti: l’Hong Kong Trade Development Council (HKTDC), l’Ente legale per la promozione del commercio estero di Hong Kong, ha programmato dal 12 al 19 luglio una visita di buyer e operatori in Sicilia, interessati a verificare le potenzialità di acquisto di vino e prodotti tipici. Una grande opportunità per l’incremento qualitativo e quantitativo per l’export dei Vini di Sicilia che, ancora una volta, vede l’Irvv impegnato a coordinare le aziende siciliane che verranno visitate dagli operatori di Hong Kong e a collaborare con l’Ice, l'Istituto per il commercio estero.
Previsti incontri BtoB, degustazioni, visite alle aziende e al patrimonio etno - antropomorfico dei territori in cui ricadono le aziende coinvolte. In questo modo la Sicilia del Vino svelerà la sua grandezza e i capisaldi su cui si è basato il prestigio enologico dell’isola negli ultimi anni: la diversità nell’unità.
“L’Asia si avvicina alla Sicilia – spiega Dario Cartabellotta, direttore generale dell’Irvv – e le aziende siciliane hanno le carte in regola per far fruttare in nuove opportunità commerciali questa grande occasione. Sono sicuro che le cantine siciliane sapranno cogliere al meglio l’onda lunga del trend di crescita registrato dai vini mediterranei sui mercati esteri - evidenziato soprattutto nel corso del recente Vinexpo – con le notevoli capacità manageriali acquisite nel corso dei tanti incontri con gli operatori internazionali. Uno dei motivi che hanno spinto l’HKTDC a venire in Sicilia è la consapevolezza di trovare vini di chiara identità territoriale: la Sicilia, infatti, sta diventando ben percepibile a livello internazionale e il risparmio di tempo e di denaro che si prospetta con questa visita di buyer e operatori asiatici, deve essere tramutato in un nuovo ed ulteriore slancio del posizionamento dei vini siciliani su questi mercati emergenti”.
Un esito positivo dell’incoming con gli operatori di Hong Kong aprirebbe l’accesso ai nuovi mercati che ricadono nell’area Asia – Pacifico con in testa la Cina. Nella regione amministrativa della Repubblica Popolare Cinese infatti, l’abolizione dei dazi doganali sulle bevande alcooliche iniziata nel 1998 ha avuto un effetto di grande spinta a posizionare Hong Kong come hub del vino in Asia. “Dobbiamo sfruttare adesso – conclude Cartabellotta – la grande voglia che questi operatori hanno di conoscere e di apprezzare quei vini fortemente connotati dal territorio, come quelli provenienti dai territori siciliani”.
Ad essere coinvolte nella visita degli operatori asiatici saranno oltre sessanta aziende dell’Isola che rappresenteranno tutti i territori e le tradizioni vitivinicole dell’area che formano il Continente enoico Sicilia.
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