La reazione da parte di animali e piante al cambiamento climatico è rapida e può manifestarsi con conseguenze importanti, sia per gli ecosistemi naturali che per quelli agrari. 

Gli effetti di una modifica climatica sono rilevanti quando riguardano il rapporto tra le piante e le popolazioni animali che ad esse associano i loro cicli vitali, come i parassiti. Ma temperatura e precipitazioni si manifestano anche sul ciclo vitale dei patogeni e sulla resistenza alle malattie da parte delle colture.

“Esplorare i ritmi della natura: la fenologia in un mondo che cambia” è il titolo di un incontro che si è svolto, in questi giorni, presso l’Istituto Agrario di San Michele all’Adige, organizzato dall’Area Ambiente del Centro di Ricerca e Innovazione. 

Un incontro dedicato alla fenologia, la disciplina che studia la ricorrenza delle manifestazioni cicliche nelle piante e negli animali, specialmente in relazione agli agenti climatici che di norma le governano. Sono stati evidenziati alcuni aspetti della ricerca condotta da alcuni istituti: il Trinity College di Dublino, la Facoltà di Agraria dell’Università di Milano, l’Università di Perugia e lo stesso Istituto di San Michele. 

I ricercatori, specializzati in biologia, scienze agrarie, scienze forestali, climatologia, si sono confrontati su argomenti come gli effetti misurabili del cambiamento climatico sulla fenologia delle piante coltivate e spontanee e sugli insetti, lo sviluppo di modelli di simulazione fenologica e il loro utilizzo con l’impiego di scenari di cambiamento climatico, spingendosi anche ad esaminare gli effetti riscontrabili a livello genetico sulle piante indotti da differenti condizioni climatiche. 

Maggiori informazioni ed un approfondimento sull'argomento sul sito dell'Istituto Agrario San Michele all'Adige.