La disponibilità idrica è uno dei fattori ambientali più influenti in viticoltura, con un impatto significativo sulla fisiologia della vite, sullo sviluppo dei frutti e sulla qualità del vino.

 

Con la crisi climatica, le precipitazioni divengono sempre più irregolari, le temperature medie sono in crescita e la frequenza e l'intensità degli eventi siccitosi sono in aumento. Tali cambiamenti mettono alla prova la gestione tradizionale dei vigneti, spingendo i viticoltori ad adottare nuove strategie per garantire una produzione sostenibile dell'uva.

 

Dunque sistemi innovativi di irrigazione e gestione del microclima, in particolare l'irrigazione a goccia e i metodi di irrigazione antibrina e di raffrescamento evaporativo, assumono un ruolo sempre più importante in viticoltura. Queste tecnologie consentono ai viticoltori di preservare la resa e la salute delle piante in condizioni di stress idrico e di ottimizzare lo sviluppo delle viti per raggiungere specifici obiettivi enologici.

 

Il passaggio a una viticoltura irrigua

Storicamente, l'irrigazione in vigneto era principalmente associata a regioni aride e semi-aride, dove le precipitazioni erano insufficienti a soddisfare il fabbisogno idrico della vite. Al contrario, molte regioni vitivinicole europee proibivano l'irrigazione per preservare l'espressione del terroir ed evitare la sovrapproduzione.

 

Tuttavia, a causa della crisi climatica, regioni precedentemente considerate troppo fredde o umide per l'irrigazione stanno ora vivendo episodi di siccità, determinando un cambio di paradigma in viticoltura.

 

L'irrigazione a goccia in vigneto rappresenta un investimento strategico nella resilienza del vigneto

L'irrigazione a goccia in vigneto rappresenta un investimento strategico per soddisfare il fabbisogno idrico della vita e migliorare il rapporto tra resa e qualità
(Fonte foto: Rivulis)


Di fatto anche nei climi temperati l'irrigazione della vite è sempre più una necessità, non solo come risposta tattica alle occasionali annate di siccità, ma anche come investimento strategico nella resilienza dei vigneti. Secondo alcuni studi, gli interventi irrigui permettono di stabilizzare le rese e migliorare sia la salute della chioma sia la composizione dell'uva, senza compromettere l'espressione varietale o la tipicità del vino.


Lo sviluppo delle tecniche irrigue - come l'irrigazione a deficit controllato (RDI), l'asciugatura parziale della zona radicale (PRD) e la subirrigazione - garantisce una maggiore efficienza nell'uso dell'acqua, nonché una maggiore capacità di influenzare vari parametri agronomici, dalla dimensione delle bacche all'accumulo di zuccheri passando per lo sviluppo fenolico e il bilancio dell’acidità.

 

Irrigazione a goccia, tanti vantaggi in vigneto

L'irrigazione a goccia è particolarmente adatta alla viticoltura grazie alla precisione, all'efficienza e alla flessibilità. L’acqua viene distribuita a bassa pressione direttamente nella zona radicale tramite gocciolatori, consentendo una distribuzione lenta e uniforme con perdite minime per evaporazione o ruscellamento.

 

I principali vantaggi dell'irrigazione a goccia sono:

  • Distribuzione precisa dell’acqua. L'irrigazione è mirata, adattabile a tessitura del suolo, pendenza e vigore della vite. Evitando di bagnare chioma e grappoli, si riduce l’incidenza di malattie fungine come oidio e botrite;
  • Miglioramento del rapporto tra resa e qualità, soprattutto in annate siccitose, senza una significativa diluizione dei solidi solubili. Gli interventi irrigui supportano le fasi di fioritura e allegagione, mentre strategie di deficit idrico migliorano la concentrazione di aromi e colore;
  • Aumento dell'efficienza nell'uso dell'acqua. I sistemi a goccia consentono di ridurre le perdite per evaporazione, ruscellamento e percolazione, permettendo un’efficienza fino al 95%;
  • Compatibilità con la fertirrigazione che consente un dosaggio preciso e in tempo reale dei nutrienti, aumentando l'efficienza di assorbimento e minimizzando la lisciviazione;
  • Gestione specifica del sito. La scalabilità e la flessibilità dei sistemi a goccia li rendono ideali per ogni tipo di situazione

 

Rivulis: tecnologie evolute per l'irrigazione tra i filari

L'adozione dell'irrigazione a goccia in vigneto permette di modulare l'apporto idrico in relazione al fabbisogno della vite nelle varie fasi fenologiche. Il fabbisogno è massimo dopo l'allegagione, diminuisce durante la fase di rallentamento della crescita e torna a crescere dall’invaiatura alla raccolta.

 

Impatto dell'irrigazione a rateo variabile sulle fasi fenologiche della vite

Impatto che l'irrigazione a deficit controllato puo` avere sulle varie fasi del ciclo colturale

(Fonte foto: Rivulis)
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Applicare un deficit strategico, riducendo l’apporto idrico nelle fasi iniziali e aumentandolo in maturazione, consente di migliorare aromi, colore e zuccheri dei grappoli senza penalizzare la resa.

 

Specializzata in microirrigazione, Rivulis propone soluzioni avanzate per l’irrigazione a goccia in viticoltura. Le ali gocciolanti D5000 PC, disponibili anche per applicazioni di subirrigazione (D5000 PC AS), garantiscono un’erogazione dell'acqua precisa e costante anche su terreni irregolari o in presenza di filari lunghi, favorendo un impiego ottimale della risorsa idrica e il benessere della vite.

 

L'offerta di Rivulis comprende diverse ali gocciolanti indicate per l'irrigazione a goccia in vigneto

L'offerta di Rivulis comprende diverse ali gocciolanti indicate per l'irrigazione a goccia in vigneto

(Fonte foto: Rivulis)

 

Per applicazioni appese al filo Rivulis consiglia l’ala gocciolante Hydro PC con gocciolatore cilindrico che conferisce una maggior robustezza all’ala e che nella versione PCND rende possibile un'irrigazione ad impulsi.

 

Affrontare lo stress salino e la sovra irrigazione

Sebbene l'irrigazione migliori la resistenza allo stress idrico, deve essere gestita con attenzione per evitare conseguenze negative quali la salinità del suolo o l’eccessiva irrigazione. 

Infatti una sovra irrigazione può portare a chiome troppo vigorose, ombreggiamento eccessivo e maturazione ritardata, aumentando il rischio di malattie e compromettendo la composizione dell'uva.

 

Sistemi antibrina e di raffrescamento, stop allo stress termico 

Con l’aumento dell’instabilità climatica e l’intensificarsi delle ondate di calore e delle gelate, proteggere le viti dallo stress termico è diventato fondamentale, soprattutto nelle fasi fenologiche più sensibili.

 

Da una parte le alte temperature possono compromettere la fotosintesi, accelerare l'accumulo di zuccheri in modo sproporzionato rispetto allo sviluppo degli aromi e causare scottature sugli acini esposti al sole. Dall'altra le gelate, soprattutto se tardive, mettono a rischio l'intera produttività del vigneto.

 

I sistemi Rivulis per la gestione del microclima del vigneto permettono di limitare le conseguenze negative degli eventi meteorologici o climatici caratterizzati da temperature insolitamente alte o basse, 

I sistemi Rivulis per la gestione del microclima del vigneto permettono di limitare le conseguenze negative degli eventi meteorologici o climatici caratterizzati da temperature insolitamente alte o basse, 

(Fonte foto: Rivulis)


Quando le temperature salgono o scendono troppo, i viticoltori possono usare sistemi di raffrescamento e antibrina, come gli irrigatori soprachioma e i nebulizzatori, che aumentano l'umidità e sfruttano il calore latente per protegge le piante dai danni da brina.

 

In un sistema di raffrescamento, l'evaporazione dell'acqua causa una diminuzione di temperatura della fascia grappolo, prevenendo il rischio di scottature e disidratazione degli acini. Inoltre, contribuisce a mantenere una curva di maturazione più lineare, con un impatto minimo sullo sviluppo delle malattie, soprattutto se il viticoltore applica anche l'irrigazione a goccia e pratiche di rimozione fogliare.

Per raffrescare i vigneti, Rivulis propone l'umidificatore FLF per applicazioni nella fascia dei grappoli.

 

In un sistema antibrina, invece, il calore latente derivato dalla solidificazione dell'acqua genera un effetto isolante che protegge i tessuti vegetali dalle temperature più rigide. Nel portfolio prodotti, Rivulis propone gli irrigatori a battente 233B e 234 per applicazioni soprachioma con copertura a 360°. In alternativa l’irrigatore Flipper viene utilizzato per un’irrigazione localizzata sul filare, permettendo un alto risparmio idrico.

 

L'irrigazione diventa di precisione

Le pratiche di irrigazione di precisione - in particolare se supportate da automazione, telerilevamento e monitoraggio del terreno - sono essenziali per garantire che l'acqua venga distribuita nel posto giusto, al momento opportuno e nella quantità necessaria. Questa gestione oculata riduce le perdite di raccolto dovute a stress come pure gli sprechi di acqua.

 

I sistemi di irrigazione a portata variabile (VRI) utilizzano le mappe contenenti le diverse zone di gestione per regolare la portata e i turni irrigui in ogni area del vigneto, massimizzando l'efficienza d'uso dell'acqua e minimizzando la variabilità nella composizione dell'uva.

 

I sistemi VRI sono sempre più integrati con piattaforme digitali e sistemi di supporto alle decisioni che automatizzano la programmazione in base alle previsioni meteorologiche, allo stadio fenologico e ai dati dei sensori in tempo reale.

 

Tra le soluzioni dedicate, le tecnologie di fertirrigazione e automazione di Rivulis contribuiscono a un'applicazione mirata di acqua e nutrienti, migliorando ulteriormente la precisione gestionale.


Sebbene i costi iniziali della VRI siano elevati, in particolare per l'adeguamento delle infrastrutture esistenti, i benefici a lungo termine includono una maggiore uniformità di maturazione, strategie di vendemmia selettiva, una migliore qualità del vino e un minore impiego di acqua, in linea con gli obiettivi di sostenibilità della viticoltura moderna. 

 

L'integrazione dei sistemi di irrigazione a goccia e di raffrescamento per evaporazione rappresenta un pilastro della viticoltura in grado di adattarsi al clima e, con l'evoluzione delle condizioni climatiche, il ruolo di questi sistemi non potrà che crescere. Investire nell’irrigazione di precisione Rivulis significa rispondere in maniera proattiva, per una gestione idrica resiliente, efficiente e orientata alla qualità dell’uva.