L'Osservatore romano, organo della Santa Sede, in un articolo dedicato alle reazioni al via libera della Commissione europea alla patata geneticamente modificata, scrive: "Tra le diverse prese di posizione, alcuni media hanno creduto di leggere anche un ipotetico pronunciamento favorevole da parte del Vaticano. Che non c'è stato. Si è parlato di un esplicito "si" all'uso di organismi geneticamente modificati in agricoltura, confondendo ancora una volta commenti e punti di vista di singoli ecclesiastici con dichiarazioni "ufficiali" attribuibili alla Sante Sede o alla Chiesa. La quale - lo spiega con chiarezza la "Caritas in veritate" - non possiede soluzione tecniche da offrire, ma ha una missione di verità da compiere, in ogni tempo ed evenienza, per una società a misura dell'uomo, della sua dignità, della sua vocazione".

Coldiretti e Mipaaf apprezzano la posizione del Vaticano

“Condividiamo la posizione della Santa Sede che ci incoraggia a sostenere un modello di sviluppo economico e agroalimentare a misura d'uomo per rimuovere le vere cause della fame nel mondo che sono soprattutto di carattere sociale e istituzionale piuttosto che collegabili alla carenza di cibo". E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel commentare l'articolo pubblicato dall'Osservatore romano sulla questione degli Ogm.

Anche il ministro Zaia ha commentato positivamente la nota vaticana: “Letta la nota dell'Osservatore romano non posso che rallegrarmi di una presa di posizione sugli organismi geneticamente modificati che si segnala per prudenza e rispetto del cittadino consumatore”.