Prime stime della Cia. Le abbondanti piogge hanno provocato smottamenti dei terreni e frane. Conseguenze per le serre. Il forte vento ha devastato molte strutture aziendali. In alcune zone si deve riseminare. Il maltempo si è abbattuto pesantemente anche sull’agricoltura. Danni si registrano un pò ovunque e dai primi calcoli già ammonterebbero a decine di milioni di euro.
E' questa una prima stima effettuata dalla Cia (Confederazione italiana agricoltori) per la quale sono risultate gravi le conseguenze provocate dalle abbondanti piogge, dal vento che si è abbattuto violento in alcune zone, dagli allagamenti e dagli smottamenti dei terreni. Non solo le copiose nevicate hanno distrutto serre e alcune strutture aziendali, come le stalle.
Diverse le aziende agricole, segnala la Cia, invase dalle acque. Molte sono state le frane. Mentre le forti folate di vento (in alcune zone ci sono state violente trombe d’aria) hanno abbattuto alberi da frutta e provocato danni alle strutture serricole, alle attrezzature aziendali e ai 'tunnel' predisposti per le colture orticole invernali. La violenza delle acque ha spazzato via intere colture. Oliveti, vigneti, frutteti, orti sono andati sottoacqua e completamente distrutti. Stesso discorso per i macchinari agricoli coperti dal fango. In alcuni campi dove da poco si era seminato, c’è il rischio della risemina.
Anche per il settore zootecnico, sostiene la Cia, lo scenario non è certo più allegro. Le intemperie ha provocato, infatti, danni agli allevamenti. La neve e la pioggia hanno reso impraticabili molte strade di campagna che conducono alle imprese agricole. E sono in forte pericolo gli approvvigionamenti (mangime e foraggio) per il bestiame, mentre si cominciano a verificare non poche difficoltà nel trasporto del latte.