Formaggi ammuffiti, olio di oliva contraffatto, vini con il trucco, carni trattate con sostanze illecite. E titoli dei giornali che strillano allarme e incutono paure. A rinfocolare la smania di allarmismo che sembra animare gran parte dell’informazione, arriva il recente rapporto intitolato “l’Italia a tavola”, curato dal Movimento difesa del cittadino (Mdc) e da Legambiente, diffuso il 12 settembre. Uno studio giunto alla sua quinta edizione e che illustra con serietà e completezza i “numeri” che scaturiscono da un anno di attività delle istituzioni che a vario titolo sono impegnate nei controlli in campo agroalimentare.

 

Nessun allarme

Il tutto senza alcun allarmismo. Anzi. Se pur le frodi e i comportamenti illeciti ci sono (purtroppo), è anche vero che i controlli sono numerosi, puntuali e soprattutto efficaci. Insomma nessun allarme, semmai un plauso a chi è impegnato nelle attività di controllo e un invito a non abbassare la guardia, per evitare che il malaffare di pochi possa compromettere il buon lavoro di molti. Perché a fianco delle frodi e delle scorrettezze che sono state scoperte, il rapporto mette anche in luce le tante esperienze di filiere virtuose e di prodotti eccellenti che prestano attenzione al territorio e offrono sicurezza al consumatore, come recita il sottotitolo di questo studio.

 

I sequestri

Ma vediamone gli aspetti di maggior spicco. Anzitutto il valore della merce sequestrata che arriva (escludendo i prodotti della pesca) alla bella cifra di oltre 170 milioni di euro. Un risultato raggiunto soprattutto grazie alla attività dei Carabinieri della salute (i Nas) che nel 2007 hanno sequestrato oltre 14 milioni di chili di prodotti alimentari per un valore di 120 milioni di euro. Efficace anche il lavoro del Corpo Forestale che ha notificato 144 sanzioni amministrative per un valore di 30,5 milioni euro a fronte di 1200 controlli. Nel controllo delle produzioni agroalimentari interviene anche L’Icq (Istituto controllo qualità del ministero delle Politiche agricole) che ha realizzato quasi 40mila ispezioni e sequestrato prodotti per 22 milioni di euro.

A queste attività si aggiunge poi il sistema di allerta comunitario che sotto la direzione del Dipartimento di salute pubblica veterinaria ha segnalato alla Commissione europea quasi 3000 casi di situazioni a rischio. Da non trascurare nemmeno l’intenso lavoro della Capitanerie di porto che nel 2007 hanno effettuato oltre 50mila controlli sui prodotti della pesca, un altro settore importante dell’agroalimentare italiano.

 

Illeciti sotto controllo

L’insieme dei controlli effettuati ed i risultati ottenuti se da un lato, ha tenuto a sottolineare il presidente di Mdc, Antonio Longo, confermano il persistere di illegalità nella filiera alimentare, dall’altro rappresentano anche un segnale positivo per l’efficacia del lavoro dei vari organismi che presiedono la sicurezza alimentare. “C’è nei produttori – ha affermato Longo nel commentare i dati di Italia a tavola – e nel sistema commerciale una crescente consapevolezza dell’importanza del cibo sicuro e di qualità”.

 

Foto Luiginter