'Una buona base di partenza su cui negoziare per cogliere le opportunità offerte dall'agricoltura europea di fronte all'emergenza cibo a livello globale', è quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel commentare le principali proposte legislative presentate dalla Commissione europea per lo 'stato di salute' della Politica Agricola Comune (Pac), nel sottolineare che 'i principi delle proposte sono coerenti rispetto all'esigenza di garantire una adeguata offerta di prodotti, la sicurezza alimentare e la tutela dell'ambiente'. 'L'abolizione dei sostegni alle terre incolte (set aside) e il consolidamento della scelta di slegare il sostegno dal tipo di prodotto (disaccoppiamento)', ha sottolineato Marini, 'è un importante passaggio per permettere alle imprese di confrontarsi senza mediazioni con il mercato e di orientare le produzioni in maniera rapida ed efficace dove la forbice tra domanda e offerta è più ampia e si fa più sentire la tensione sui prezzi'.
Anche la Cia (Confederazione italiana agricoltori) ha dato un giudizio positivo sulle proposte della Commissione: 'Condividiamo le strategie indicate dalla Commissione Ue: riequilibrio nella distribuzione degli aiuti, maggiori risorse per il rafforzamento e l'innovazione delle imprese agricole e più fondi per lo sviluppo rurale. Tuttavia, occorre prepararci alla scadenza del 2013 non con parziali aggiustamenti, ma pensando a qualcosa di veramente nuovo. Quindi, la Politica agricola comune dovrà adeguare i suoi obiettivi: sostenibilità e difesa del modello europeo di agricoltura (le indicazioni del Consiglio di Goteborg); competitività, crescita economica e occupazione (strategia di Lisbona); crescita politica dell'Unione europea (allargamento, negoziati commerciali, cooperazione)'.