Migliorare i redditi dei vitivinicoltori, rafforzare le capacità competitive delle imprese e della filiera, più semplificazione e maggiore trasparenza, “no” allo zuccheraggio, riduzione dei fondi destinati all’estirpazione, liberalizzazione degli impianti. Sono queste alcune proposte che il presidente della Cia - Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi ha avanzato in merito alla riforma Ocm vino Ue durante la giornata promossa dal Mipaaf su “Vino, tra riforma europea e politiche nazionali”, svoltasi a Roma. Politi ha sottolineato l’esigenza “di rendere coerenti le misure previste dal regolamento con la scelta di fondo della Pac di muoversi verso il pagamento unico aziendale. Nello stesso tempo è indispensabile attivare tutti gli strumenti per una drastica semplificazione degli adempimenti burocratici”. “Il divieto dello zuccheraggio - ha aggiunto - si conferma elemento essenziale della riforma”. Secondo Politi, i fondi destinati all’estirpazione devono essere ulteriormente ridotti ed i risparmi trasferiti alla Enveloppe nazionale. Dopo aver sostenuto che la liberalizzazione degli impianti costituisce un obiettivo da raggiungere attraverso una fase adattamento precedente al 2013 e salvaguardando le aree a denominazione di origine, gli investimenti realizzati dai produttori e le aree sensibili dal punto di vista socio-ambientale, il presidente della Cia ha evidenziato l’importanza di prevedere un ampliamento delle misure ammesse nell’enveloppe nazionale. Ha rimarcato l’importanza di una difesa dei vini a denominazione d’origine e l’esigenza di rafforzare l’introduzione di misure di promozione.