La programmazione dei nuovi Piani di sviluppo rurale 2007-2013 non decolla. Solo il 20% (14 su 67) dei programmi sono stati approvati dalla Commissione Ue, dei quali solo 2 su 21 interessano regioni o province italiane. E’ quanto risulta da una verifica effettuata dalla Cia - Confederazione italiana agricoltori, alla data del primo di agosto. Il rischio è che non sia disponibile nei tempi utili uno strumento indispensabile per favorire una crescita economica del contesto rurale. I tempi che si riserva la Commissione Ue per l’approvazione come da regolamento - ricorda la Cia - possono superare anche i sei mesi. E’ opportuno pensare, dopo la pausa estiva, ad una riflessione comune per evitare pesanti ripercussioni sulla possibilità di riconoscere premi e contributi previsti alle imprese agricole in tempi ragionevoli. Fermo restando le competenze e la sovranità in materia delle regioni, è necessario secondo la Cia costituire una “Cabina di regia” per esaminare lo stato di definizione dei Psr. E' necessario accelerare l’iter burocratico per l’approvazione da parte della Commissione che dovrebbe rafforzare gli uffici e le direzioni preposte all’esame dei Psr.