Muta il clima, si modificano le abitudini alimentari degli italiani. Cambierà soprattutto il modo di fare agricoltura, di scegliere e programmare le colture, di sviluppare nuove soluzioni che permettano di superare le emergenze e di rispondere alle mutate esigenze degli imprenditori agricoli e soprattutto dei consumatori. I lunghi periodi di siccità, seguiti da piogge alluvionali, da trombe d’aria, come accade nei paesi tropicali, impongono nuove strategie e politiche di programmazione nel settore agricolo. Un settore, dunque, chiamato a confrontarsi con il problema dell’acqua, con l’emissione CO2, con le energie alternative. Di tutto questo si parla oggi a Roma in un convegno promosso dalla Cia - Confederazione italiana agricoltori dal titolo “Mutamenti climatici, acqua ed agricoltura. Quale domani”. Al convegno, presso la Residenza Ripetta (Via di Ripetta 231), interverranno molti rappresentanti del governo, delle istituzioni nazionali ed europee, del mondo scientifico, economico e agricolo. I lavori saranno chiusi, nel tardo pomeriggio, dal presidente della Cia Giuseppe Politi.