Il grande caldo di questi giorni ha fatto segnare un rialzo record nei consumi di frutta. Nei primi venti giorni di giugno si è registrato un aumento del 6 per cento rispetto allo stesso periodo del mese di maggio e dell’ 8 per cento nei confronti dello scorso anno. A segnalarlo è la Cia-Confederazione italiana agricoltori la quale rileva che questa impennata nelle vendite di frutta non si aveva da anni. Il settore, infatti, da tempo continuava a fare conti con cali continui nei consumi e con una situazione di completa stagnazione. "In testa alle vendite di giugno -sottolinea la Cia- ci sono le pesche e le angurie, seguite da susine, meloni e albicocche. Aumenti ai quali, fortunatamente non hanno fatto riscontro rincari nei prezzi, anche se dai campi alla tavola la “forbice” dei listini è sempre molto evidente". Questi incrementi dei consumi di frutta danno una boccata d’ossigeno ad un settore che vive una stagione di grande difficoltà che l’andamento del clima, specialmente nello scorso inverno, ha causato gravi problemi. Per evidenziare la positività dell’andamento registrato a giugno, la Cia ricorda che nel 2006 le maggiori contrazioni dei consumi si erano registrate proprio nel settore dell’ortofrutta (meno 5,2 per cento per la frutta e meno 4,8 per cento per gli ortaggi freschi). In questo particolare comparto, sempre nello scorso anno, si era, comunque, avvertita una crescita solo per i prodotti di IV e V gamma che sono aumentati di circa il 13 per cento. Prodotti che, tuttavia, hanno una percentuale minima (2,3 per cento) sull’insieme dei consumi ortofrutticoli.