“Una relazione chiara, concreta e convincente che ha colpito nel segno. C’è un preciso invito a rafforzare la crescita e rilanciare la competitività attraverso un’azione determinante tesa a rimuovere le debolezze strutturali dell'economia, a partire dal debito eccessivo e dai consumi in calo. Emerge la necessità di riforme per sfruttare l’abbrivio della congiuntura positiva. Un monito che va raccolto e sviluppato al più presto con politiche economiche e sociali mirate e con riforme coraggiose”. Così il presidente della Cia - Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi commenta le “Considerazioni finali” del governatore della Banca d’Italia Mario Draghi. “Condividiamo - aggiunge Politi - l’esigenza sottolineata dal governatore relativa all’abbattimento del debito che pesa su crescita e infrastrutture e riduce le risorse per la spesa sociale. Stessa condivisione per il carico fiscale che va ridotto, perché la sua pressione, la più alta della media Ue e prossima ai massimi degli ultimi decenni, scoraggia gli investimenti e ci rende meno competitivi. Sulla previdenza la nostra opinione è, invece, differente, anche se ci sono punti in comune. Siamo d’accordo sull’opportunità di un consolidamento delle imprese, sull’importanza di rimuovere gli ostacoli posti alla trasformazione produttiva da un contesto istituzionale che rimane carente, sull’urgenza di ridurre il costo del lavoro e sull’esigenza da parte delle banche, dopo le aggregazioni, di garantire immediati benefici ad azionisti, famiglie e imprese. Esse possono svolgere un ruolo di reale sostegno al mondo imprenditoriale, aiutandolo nella crescita dimensionale e favorendo il riorientamento della capacità produttiva e l’innovazione”. (Foto Cia)