L’agricoltura frena la discesa e si intravedono possibilità per cominciare ad agganciare la ripresa economica, anche se i problemi da risolvere restano ancora tanti e difficili. Così la Cia-Confederazione italiana agricoltori commenta i dati Istat sul Prodotto interno lordo (Pil) che registrano per il settore primario un segno positivo del valore aggiunto nel quarto trimestre del 2006. “Un risultato importante - sottolinea la Cia -. Si pone fine ad una inarrestabile parabola discendente. Il valore aggiunto dell’agricoltura negli ultimi 4 anni, tranne il 2004, era in continuo calo e anche il 2006 nei primi tre trimestri aveva avuto una diminuzione superiore al 3,5%”. L’inversione di tendenza apre uno spiraglio nuovo. “Tuttavia questa performance non deve alimentare facili ottimismi. La situazione dell’agricoltura - afferma la Cia - resta ancora difficile e complessa e non può essere certo solo un segno positivo ad imprimere una svolta decisiva”. Viene quindi rinnovata la proposta della Conferenza nazionale sull’agricoltura e lo sviluppo rurale. “Bisogna dare certezze ai produttori agricoli - conclude - che fanno i conti con un calo dei redditi, tagliati nel 2006 del 4,2%”.