Il biologico va difeso perché garantisce la qualità delle produzioni e salvaguardia la biodiversità dell’agricoltura. Con queste motivazioni la Cia-Confederazione italiana agricoltori ha sottoscritto, in ambito europeo, il “manifesto-appello”, al quale ha contribuito anche la “Coalizione liberi da Ogm” rivolto agli europarlamentari e al Consiglio Ue per salvare le colture “bio” dalla contaminazione di organismi geneticamente modificati. “Il nuovo regolamento - si rileva nel “manifesto-appello” - deve preservare il diritto degli agricoltori e dei consumatori a produrre e consumare cibi biologici per gli esseri umani e per gli animali completamente privi di organismi geneticamente modificati, come prerequisito fondamentale per l’agricoltura sostenibile, per la competitività dei mercati, per la scelta da parte dei consumatori e per la sovranità alimentare”. Di qui l’appello agli europarlamentari per rivedere la proposta di riforma Ue attraverso il parere che l’Assemblea di Strasburgo è chiamata a dare alla fine del prossimo mese di marzo. La Confederazione e Anabio parteciperanno all’iniziativa in programma il prossimo 15 febbraio al “Biofach” di Norimberga.