Le previsioni pubblicate oggi dalla Commissione forniscono stime delle rese per le principali colture dell’Unione europea e le confrontano con la produzione dell’anno passato e con la media dei raccolti dell’ultimo quinquennio. Esse identificano inoltre le zone maggiormente colpite dalla siccità e dalla calura e confrontano la situazione attuale con periodi critici precedenti.
L’intero mese di luglio è stato caratterizzato da ondate di calore frequenti e persistenti e da siccità. Al tempo stesso la siccità e le temperature elevate si sono estese verso nord, colpendo in particolare quelle zone del continente in cui le colture invernali si trovavano ancora in uno stadio delicato (maturazione/maturità). Nell’Europa meridionale come in quella settentrionale le colture primaverili-estive, in piena fase vegetativa o di fioritura, hanno sofferto a causa delle condizioni sfavorevoli. La situazione ha avuto ripercussioni anche sulle riserve idriche, riducendo le possibilità di irrigazione soprattutto per il granturco, la barbabietola da zucchero e le patate.
A livello dell’Ue, rispetto alle medie del periodo 2001-2005, la Commissione prospetta un calo potenziale delle rese per il frumento tenero, l’orzo e il granturco (rispettivamente del 2,3%, del 4,6% e dello 0,1%); per l’orzo primaverile è prevista una diminuzione potenziale del 7,4%. Quanto al frumento duro, invece, le previsioni indicano un incremento potenziale della resa pari al 2,0%. Il calo globale delle rese assume proporzioni ancora più preoccupanti se confrontato con la campagna precedente.
In termini di produzione, i Paesi maggiormente colpiti dalle condizioni meteorologiche sfavorevoli sono: la Germania (-1,8% per la resa del frumento rispetto al 2005, -5,6% per l’orzo, -9,0% per la patata, -4,6% per la barbabietola da zucchero), la Polonia (-9,6% per la resa dell’orzo rispetto al 2005, -13,4% per il frumento tenero, -5,0% per la patata), il Regno Unito (-9,0% per la resa del frumento rispetto al 2005, -7,9% per la patata, -4,5% per l’orzo, -1,3% per i semi di colza), la Francia (-3,0% per la resa del frumento tenero rispetto al 2005, -1,4% per l’orzo invernale, -4,0% per i semi di colza, -1,8% per la barbabietola da zucchero) e l’Italia (-8,6% per la resa del frumento tenero rispetto al 2005, -7,5% per il granturco, -9,6% per il girasole e -25,3% per la barbabietola da zucchero).
Rispetto alla siccità del 2003, la zona geografica colpita dalla riduzione delle rese è più estesa soprattutto perché nelle regioni più settentrionali le colture hanno risentito delle temperature elevate prima e nelle loro fasi di sviluppo più delicate. La scarsità d’acqua, tuttavia, ha iniziato a farsi sentire più tardi e il calo della resa è pertanto inferiore per la maggior parte delle colture (ad eccezione dell’orzo primaverile).
A secondo delle condizioni meteorologiche che prevarranno nella seconda metà dell’anno e delle possibili restrizioni all’irrigazione per il granturco, la produzione cerealicola totale può ancora variare di +/- 3-5 milioni di tonnellate.
La siccità del mese di maggio, aggravatasi in giugno e in luglio, ha inoltre colpito in gran parte dell’Europa le superfici foraggere permanenti (prati e pascoli), il foraggio verde e il granturco verde. Anche se alcune zone limitate sono fortemente danneggiate, la situazione è meno seria rispetto al 2003.
Fonte: http://europa.eu
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Fonte: Agronotizie