Le autorità veterinarie italiane hanno invitato ad aumentare la vigilanza sul rischio di introduzione in Italia dell'acaro Tropilaelaps mercedesae, un parassita esotico delle api da miele arrivato in Est Europa e che sembra essere in rapida espansione.
In una nota indirizzata alle regioni, alle provincie autonome, alle strutture veterinarie pubbliche e a tutte le associazioni apistiche nazionali, il Centro di referenza per l'apicoltura dell'Izs delle Venezie e la direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari del Ministero della Salute hanno inviato ad aumentare l'attenzione su tutto il materiale apistico proveniente dall'estero per evitare di importare accidentalmente l'acaro.
La nota è stata scritta dopo le recenti segnalazioni che stanno mostrando una nuova e rapida espansione del parassita nell'Est Europa e nel Caucaso.
La prima segnalazione di Tropilaelaps mercedesae in Europa era stata fatta nel 2024 in Georgia e nelle zone occidentali della Russia, nelle provincie di Rostov sul Don e di Krasnodar.
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A marzo di quest'anno un report scientifico dell'Anses – l'agenzia nazionale francese per la sicurezza dell'alimentazione, dell'ambiente e del lavoro, che ospita anche il laboratorio di referenza dell'Unione europea sulle infestazioni da acari del genere Tropilaelaps – ha informato sulla presenza del parassita in Uzbekistan già dal 2024 e in Azerbajan, Iran, Tagikistan nel 2025.
La nota del Centro di referenza per l'apicoltura e del Ministero della Salute italiano segnalano la presenza del genere Tropilaelaps anche in Ucraina.
E proprio per questa veloce espansione dell'acaro e per la vicinanza ai confini dell'Unione Europea, le autorità veterinarie italiane invitano il mondo apistico nazionale alla massima attenzione per evitare l'arrivo nel nostro Paese o nel peggiore dei casi per segnalarne tempestivamente la presenza.
Tropilaelaps mercedesae è un acaro che si nutre a spese della covata delle api mellifere, simile alla varroa ma più piccolo, e che in caso di introduzione in Italia costituirebbe un pericolo grave per tutto il settore apistico, che già negli ultimi anni è alle prese con una situazione di difficoltà già piuttosto pesante.
Ridurre i rischi e aumentare la vigilanza deve essere un impegno di tutti.
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Scarica la nota del Centro di referenza nazionale per l'apicoltura