Il Consorzio del Parmigiano Reggiano continua a premere l’acceleratore sulla programmazione produttiva nonostante la quota disponibile di Parmigiano Reggiano si preveda in calo nel 2013 rispetto al 2012
. “Così come ha sancito l’approvazione del pacchetto latte e del pacchetto qualità da parte del Parlamento europeo – ha sottolineato il presidente dell’Ente di tutela, Giuseppe Alai, all’assemblea dei consorziati – questa resta la via maestra per una crescita ordinata del settore e una reale tutela dei redditi, strettamente legati all’equilibrio tra domanda e offerta, alla stabilità delle relazioni, anche quantitative, con il mondo della distribuzione e al contenimento delle grandi oscillazioni sui prezzi che disorientano i consumatori, con instabilità legate proprio a un andamento delle quotazioni correlato ad altalenanti livelli produttivi”.
Una presa di posizione ferma, quella di Alai, con un rilancio dei piani produttivi e del loro valore strategico.
Nonostante una produzione che a fine anno si attesterà a 3.330.000 forme (99.000 in più rispetto a quelle del 2011), il terremoto del 20 e 29 maggio ha infatti determinato un calo della disponibilità, sulla produzione 2012, pari a 120.000 forme, completamente uscite dal tradizionale consumo perché distrutte o fuse.
Il contemporaneo incremento delle esportazioni (+7%, pari a 65.000 forme), i ritiri che effettuerà la società I4S per operazioni promozionali sui mercati esteri (80.000 forme), compenseranno anche una previsione di leggero calo dei consumi interni determinata dalla crisi economica (la stima è di 50.000 forme in meno), con una disponibilità complessiva che si attesterà a 3.100.000 forme di produzione 2012 rispetto ai 3.231.000 forme prodotte nel 2011.
“Sono – ha detto Alai – situazioni eccezionali legate a un evento drammatico dal punto di vista economico e umano. Una gestione ordinata dei flussi produttivi è fondamentale per affrontare i mercati tutelando i redditi, soprattutto quando si consolida la tendenza ad una contrazione delle risorse pubbliche disponibili per sostenere i produttori”. Alai invita a continuare il percorso di coesione tra i caseifici che, insieme alla solidarietà dei consumatori, ha consentito la ripresa nelle aree colpite dal terremoto.
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