"Esprimo viva soddisfazione per l'accordo raggiunto in Conferenza Stato-Regioni". Parole del ministro delle Politiche agricole nel commentare l'accordo, raggiunto ieri 5 maggio 2011, che prevede l'aggiornamento delle zone vulnerabili da nitrati e la definizione dei carichi inquinanti attribuibili ai diversi settori civili e produttivi. L'accordo coinvolge il ministero delle Politiche agricole, il ministero dell'Ambiente e le Regioni interessate alla richiesta di deroga (Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia-Romagna) riguardante l'attuazione della Direttiva europea sui nitrati.

Romano coglie l'occasione per difendere l'agricoltura italiana: "Troppo frettolosamente, in passato, si era addossata al settore agricolo la maggiore responsabilità dell'inquinamento da nitrati. Da oggi con l'impegno decisivo del ministero delle Politiche agricole, del ministero dell'Ambiente e delle Regioni si potrà lavorare con maggiore equilibrio sul tema. L'accordo, infatti, si inquadra nelle iniziative svolte a favore degli agricoltori da parte del mio ministero per consentire un'attuazione della direttiva nitrati che possa salvaguardare la competitività delle aziende, in particolar modo quelle zootecniche dell'area padana, e al contempo assicurare la protezione delle risorse ambientali. Entro il 31 dicembre 2011, provvederemo ad un ulteriore studio sui nitrati, comprensivo di valutazioni di impatto sulle attività agricole, oltre a misure di sostegno per le aziende, ad un aggiornamento normativo e alla rettifica delle procedure amministrative di controllo".

Soddisfazione viene anche dai rappresentanti del mondo agricolo: "L'iniziativa della Conferenza Stato-Regioni, alla quale plaudiamo, avvia correttamente un percorso di approfondimento che deve concludersi rapidamente, dando al sistema le certezze necessarie in tema di rapporto tra attività agricola e ambiente".

L'ha detto Confagricoltura, sottolineando che il tema nitrati è "in testa alle preoccupazioni degli agricoltori e degli allevatori. Va affrontato e risolto definitivamente. E' in gioco la competitività delle imprese".

Ovviamente soddisfatti anche i rappresentanti delle Regioni coinvolte.

"Da tempo ci stiamo occupando della questione dei nitrati - ha dichiarato Marcello Raimondi, assessore lombardo all'Ambiente - e ci sembra sia ragionevole impegnarsi, entro un tempo definito, ad analizzare tutti i dati disponibili, anche alla luce delle nuove tecnologie, per capire se aggiornare le zone sensibili".

"Rispondiamo così - ha continuato Raimondi - anche alle richieste degli agricoltori, che restano un patrimonio fondamentale del nostro tessuto economico e sociale e di cui conosciamo la difficoltà nel rispettare i vincoli, a volte molto stretti, derivanti dalla normativa europea dei nitrati".

"Questo accordo - ha concluso Raimondi - è un passo importante verso una revisione delle zone sensibili e dunque verso l'elaborazione di limiti equilibrati e davvero coerenti con le analisi che verranno effettuate".