Gli investigatori cinesi hanno sequestrato 72 tonnellate di latte in polvere contaminato dalla melamina e hanno chiuso 2 aziende nel Ningxia. Circa 100 tonnellate di latte in polvere contaminato potrebbero però essere ancora sul mercato, ha spiegato il quotidiano China Daily.

"Il fatto che a distanza di un anno dallo scandalo sia di nuovo in vendita latte cinese alla melamina nei supermercati, dimostra che non è più rinviabile il via libera dell'Unione europea all'indicare l'origine in etichetta per il latte previsto dal decreto del Mipaaf all'esame della Commissione europea".

Lo afferma la Coldiretti, in riferimento alla notizia del sequestro di latte in Cina.

Secondo le analisi della Coldiretti nel 2009 per l'agroalimentare le importazioni dalla cina sono state pari a 390 milioni di euro e nonostante il calo del 15% rispetto al 2008, anche per effetto degli scandali alimentari, rimangono consistenti e con un valore più di tre volte superiore alle esportazioni che si sono fermate a 124 milioni di euro anche se in aumento del 33% rispetto al 2008.

"Di fronte all'ampliarsi dell'allarme sui rischi dei prodotti cinesi occorre - sostiene la Coldiretti - estendere l'obbligo di indicare in etichetta la provenienza di tutti gli alimenti garantire la sicurezza dei cittadini".