I prezzi alimentari al consumo in Europa sono in  media cinque volte piu' alti di quelli alla produzione ma la situazione si aggrava in Italia che è l'unico paese dove si è registrato nel 2009 un aumento dei prezzi per latte e formaggi nonostante il crollo delle quotazioni alla stalla. E' quanto è emerso nell'ambito del vertice sull'andamento dei prezzi tra  corso il Commissario europeo per l'Agricoltura  Mariann Fischer-Boel, il ministro per le Politiche Agricole Luca Zaia e il presidente nazionale della Coldiretti Sergio Marini al Forum Internazionale Coldiretti/Studio Ambrosetti a Bruxelles.
A fronte del calo delle quotazioni del prezzo del latte alla stalla che sta provocando al chiusura degli allevamenti, l'Italia, denuncia la Coldiretti,  tra i grandi paesi produttori (Germania, Francia e Spagna) è l'unico dove la Commissione Europea ha rilevato un aumento dei prezzi al consumo per latte e formaggi. Scandaloso è anche - continua la Coldiretti - l'andamento rilevato per i prezzi al consumo di pane e pasta che in Italia sono aumentati in media il doppio (+5,1%), rispetto a Germania (+2,1%), Francia (+2,6%) e Spagna (+2,8%) nonostante il crollo omogeneo nei diversi paesi dei prezzi del grano rilevato dalla Commissione a febbraio 2009.
Nel giro di un anno il prezzo del latte alla stalla in Italia e' crollato del 30% da circa 40 centesimi al litro del 2008 a meno di 28 centesimi di oggi mentre sugli scaffali dei negozi dal 2008 i prezzi del latte fresco sono aumentati in media del 7% su valori intorno a 1,50 euro al litro, con un ricarico dalla stalla allo scaffale a lcola la Coldiretti, del 436%.
La moltiplicazione dei prezzi dalla stalla alla tavola colpisce i consumatori costretti a contenere gli acquisti e gli allevatori costretti a chiudere le stalle perché non riescono piu' a coprire i costi di produzione ma coinvolge anche altri prodotti come ad esempio le carote che sono quotate 0,36 centesimi al chilo ai produttori ma che vengono pagate dai consumatori 1,30 euro al chilo con un ricarico del 333% secondo il servizio sms consumatori.
Il risultato è stato che, sottolinea la Coldiretti, l'aumento medio dei prezzi dei prodotti alimentari in Italia (+3,2%) è quasi il triplo di quello tedesco (+1,1%), piu' del doppio di quello francese (+2,2%) e il 45% in piu' di quello spagnolo. Nel 2008, continua la Coldiretti, le inefficienze e le speculazioni a livello nazionale sono costate alle tasche degli italiani 4 miliardi di euro con l'aumento dei prezzi per i prodotti alimentari che è stato in media del 5,4% superiore al 3,3 % dell'inflazione generale con un differenziale del 2,1% che tende ad allargarsi nel 2009.