Gli allevatori hanno bisogno di reali certezze e prospettive. E’ quanto sottolineato dalla Direzione nazionale della Cia (Confederazione italiana agricoltori) in vista dell’incontro (che si tiene stasera) con il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia.
Secondo la Cia, l’assegnazione degli aumenti delle quote deve avere precisi requisiti. Prima di tutto, deve essere prevista la rinuncia preliminare, da parte dei produttori interessati, a qualsiasi tipo di contenzioso con l’Amministrazione. E va fatta ai produttori in regola con i versamenti della rateizzazione, sia vecchia che quella di nuova proposizione.
Tale regolarizzazione dovrà necessariamente essere vincolata ad una durata massima non superiore a 20-25 anni, alla definizione di un importo minimo rateizzabile e di un importo minimo della rata annuale e al pagamento degli interessi Euribor per differenziare dalla rateizzazione già in atto.
Per la Direzione nazionale della Cia -che lo ha più volte sostenuto- risulta fondamentale la proposta delle Regioni per misure di supporto alle aziende che hanno effettuato investimenti per l’acquisto di quote. L’intervento potrebbe essere finanziato attraverso gli introiti derivanti dalla nuova proceduta di regolarizzazione o attraverso altre risorse destinate al settore.
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