Rotte le trattative per il prezzo del latte in Piemonte e gli agricoltori presidiano la centrale del latte di Torino contro l'atteggiamento di chiusura da parte degli industriali. A sottolinearlo è la Cia (Confederazione italiana agricoltori) preoccupata per il verso negativo che ha assunto una situazione sempre più difficile per gli allevatori. Da parte dell'industria, afferma la Cia, non c'è stata alcuna apertura alle sollecitazioni e alle richieste dei produttori che chiedevano un adeguamento, a dicembre scorso, del prezzo del latte alla stalla a livello di quello praticato in Lombardia: 0,42 euro al litro. E così i produttori di latte, sostiene la Cia, si trovano in un mercato complesso e vedono i loro redditi sempre più in picchiata. Anche perchè il prezzo alla stalla in Piemonte è quello più basso in Italia; mentre i costi per le aziende continuano a crescere in maniera allarmante. Oggi il prezzo pagato agli allevatori piemontesi, ha rilevato la Cia, è di 0,37 euro che, attraverso i passaggi di filiera, arriva al consumo anche a 1,60 euro. Praticamente un aumento del 330%. Da qui l'esigenza di arrivare al più presto ad un'intesa. Per il momento, comunque, il presidio, avverte la Cia,  resta e la mobilitazione dei produttori si farà stringente ed incisiva.