Dopo una primavera ed una prima parte estiva a tratti anche fresca e spesso temporalesca, adesso come evolverà la seconda metà della stagione estiva? Gli ultimi aggiornamenti del Centro Europeo su temperature e precipitazioni per luglio, agosto e settembre confermano in parte l'andamento intrapreso dal nuovo secolo, ma con qualche nota positiva.

 

Intendiamo sottolineare che le proiezioni sul lungo periodo non trattano previsioni certe, ma una sorta di tendenza sulle piogge e sulle temperature, in termini di anomalie negative o positive che possono emergere dall'analisi delle dette previsioni stagionali emesse settimanalmente dal Centro Meteo Europeo, con sede proprio in Italia, a Bologna.

Dopo questa doverosa premessa, sulla base delle più recenti elaborazioni, l'estate in corso iniziata con temperature entro le medie - a tratti anche fresche -, e un surplus positivo in termini di precipitazioni, ha successivamente virato verso lo "stile del nuovo millennio" con valori termici diffusamente oltre la media tra +1/3°C per luglio su buona parte dell'Italia, specie sulle regioni centrosettentrionali.

 

L'elaborazione mostra difatti un'anomalia termica molto intensa su tutta l'Europa meridionale, in particolare sul bacino del Mediterraneo, per la ferma presenza del promontorio subtropicale d'origine africana, il quale ha preso il posto del più docile anticiclone delle Azzorre che fino a 15-20 anni fa si occupava di caratterizzare le estati del Vecchio Continente con temperature più umane ed anche qualche temporale pomeridiano. Anche questo purtroppo è parte del forte surriscaldamento globale, ovvero tra i fenomeni considerati nominalmente intensi troviamo pure gli anticicloni che grazie all'intensificazione della ventilazione soprattutto in quota sono in grado di accumulare maggiori masse d'aria, considerato che i venti soffiano dalle aree di bassa pressione verso a quelle di alta pressione, generando figure sempre più coriacee e resistenti, responsabili di ondate di caldo più forti ed infuocate anche sul nostro Paese.

 

Alcune di queste colpiranno l'Italia proprio nella seconda parte di questa stagione, a rendere ancor più insopportabile il caldo saranno gli alti tassi di umidità che porteranno afa diffusa e opprimente: difatti le masse d'aria calde in arrivo dal continente africano scorrendo sul Mediterraneo si caricheranno di grandi quantità di vapor acqueo e questo inciderà sui sull'umidità relativa presente nei bassi strati.

 

Agosto ancora molto caldo

Per quanto riguarda l'ultimo mese della stagione estiva abbiamo delle novità, ovvero rispetto alla precedente proiezione dovremo fare i conti con anomalie termiche positive di rilievo che spingeranno le temperature diversi gradi sopra la media ma, soprattutto, resterà alto il rischio di improvvisi e forti temporali.

 

Per questo motivo anche il mese dei vacanzieri per eccellenza dovrebbe seguire più o meno la falsa riga di luglio. In questa fase gli anticicloni africani raggiungeranno la piena potenza e quindi nelle prossime settimane è lecito non attendersi un cambio radicale del pattern meteorologico.

 

Se da un lato avremo effettivamente valori termici più alti, dall'altro vi sarà sicuramente più energia in gioco che porterà un molto probabile surplus di piogge proprio sull'Italia, in particolare sulle pianure del Nord e sulle regioni tirreniche.

 

Ricordiamoci difatti che il global warming porta episodi più caldi e siccitosi, ma anche la possibilità di fenomeni con un maggior quantitativo di precipitazioni scaricate in minor tempo, con il conseguente rischio di eventi meteo estremi come nubifragi e grandinate. Contrasti termici che vengono particolarmente esaltati creando i presupposti per lo sviluppo di imponenti celle temporalesche fino al limite della stratosfera, spinte dalle ingenti quantità di umidità e calore nei bassi strati.

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