"Occorre puntare sull'innovazione se vogliamo dare un futuro certo all'agroalimentare italiano e vincere il declino cui sembrano oggi invece tendere le maggiori produzioni agricole nazionali, nonostante una fase congiunturale abbastanza favorevole per i prezzi dei cereali e dei semi oleosi". Lo sottolinea Paolo Marchesini, il presidente di Assosementi, Associazione italiana sementi, a commento della chiusura dell'annata agraria, ma soprattutto in occasione del primo Forum nazionale dell'agroalimentare in programma a Cremona.

"I bilanci ancora provvisori dell'annata agraria 2011 registrano progressi per il mais e le colture oleaginose e significative contrazioni per frumento tenero e duro. Un'immagine a luci e ombre che fa parte del normale alternarsi delle produzioni. La nuova Pac e le aspettative alimentari di una popolazione mondiale in costante crescita costituiscono invece sfide davvero decisive – aggiunge Marchesini – e si contrappongono alla contrazione delle terre coltivabili e anche alle nuove destinazioni agro-energetiche delle colture".

Nella nota Assosementi ricorda che per affrontare tali sfide sono necessarie una migliore organizzazione delle strutture delle aziende e dei rapporti di filiera, ma soprattutto con una costante innovazione colturale grazie alle nuove varietà frutto della ricerca genetica. Infatti, "Il 90% dell'incremento oggi conseguibile nelle produzioni agricole viene attribuito al miglioramento delle varietà. Ci appelliamo al ministro Romano perché – conclude Marchesini – favorisca un'azione di pieno rinnovamento della nostra agricoltura con il rilancio dell'innovazione".