In questa ottica si inserisce lo sviluppo e la commercializzazione dei prodotti a base di feromoni per la confusione sessuale dei Lepidotteri, realizzati dalla società giapponese Shin-Etsu Chemicals Co. Ltd.
Quanto contano i residui chimici
Il rispetto dei limiti massimi di agrofarmaci (MRL) sulle produzioni ortofrutticole sta diventando un problema sempre più assillante per tutti gli attori della filiera: agricoltori, tecnici, operatori commerciali. Questo anche in relazione alla pressione esercitata da iconsumatori sulle grosse catene di distribuzione in relazione alla quantità dei prodotti offerti, generata dai vari scandali verificatisi nel recente passato. Il problema è ulteriormente amplificato dalla prevista riduzione dei principi attivi utilizzabili nella difesa delle colture. L’adozione di strategie che prevedano l’utilizzo della confusione sessuale come base sulla quale modulare la difesa delle colture dai principali Lepidotteri può permettere ai tecnici di affrontare tali argomenti con lo strumento ottimale.
Usa i feromoni
I feromoni sono sostanze secrete nell’ambiente esterno da un individuo e ricevute da un secondo della medesima specie nel quale provocano una reazione specifica”. Tali sostanze possono essere distinte in alcune categorie principali, a seconda delle diverse funzioni svolte:
- feromoni di aggregazione: causano un notevole aumento della densità degli individui di una certa specie nei pressi della sorgente odorosa.
- feromoni di dispersione: stimolano la fuga ed altri comportamenti di difesa.
- feromoni sessuali: regolano i comportamenti che permettono ai due sessi della specie bersaglio di avvicinarsi e di accoppiarsi.
Questi ultimi sono la categoria di sostanze semiochimiche che hanno consentito le maggiori applicazioni pratiche in campo agronomico per il monitoraggio e per il controllo dei Lepidotteri con il metodo della confusione sessuale. Sono molecole che si dissipano rapidamente nell’ambiente, principalmente tramite volatilizzazione e degradazione, sono rapidamente trasformati dall’ossidazione dei doppi legami della loro catena di atomi di carbonio e da altri tipi di degradazione ossidativi operate da enzimi presenti ubiquitariamente in natura. Il loro utilizzo tramite diffusori non lascia residui sulle produzioni.
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Fonte: CBC Europe