Gli obiettivi di un programma di difesa integrata che prevede l’utilizzo della confusione sessuale sono prevenire il danno da Lobesia botrana e al contempo ridurre e mantenere contenuta la popolazione di Lobesia botrana. Nel caso in cui la popolazione del fitofago sia bassa e non si verifichino migrazioni di femmine fecondate da frutteti limitrofi, il primo di questi obiettivi può essere raggiunto già dal primo anno di applicazione, mentre per gli altri occorre un’applicazione continuativa per più anni (almeno due). Una volta che la popolazione dell’insetto è diminuita, si può prevedere di utilizzare la confusione come unico mezzo di lotta.

:: Caratteristiche del prodotto:
I diffusori Isonet L sono costituiti da due microcapillari paralleli di materiale polimerico di colore rosso mattone. Un tubo contiene un filo di alluminio per permettere l’applicazione nel vigneto mentre l’altro è riempito con il feromone specifico. Questi diffusori vengono spediti in confezioni sotto vuoto da 500 pezzi. In caso di eventuali rimanenze di prodotto, la conservazione da una stagione all’altra delle confezioni debitamente richiuse può avvenire tranquillamente in cella frigorifera a temperature inferiori ai 10 °C.
Nel caso di conservazione in frigorifero, mantenere il materiale a temperatura ambiente per almeno un mese prima dell’applicazione in campo nella stagione seguente.

:: Dosaggio di applicazione:
- 500 diffusori/ettaro in caso di forme di allevamento a spalliera.
- 750 diffusori/ettaro in caso di forme di allevamento a tendone.

:: Durata del rilascio:
L’erogazione dei diffusori è in relazione alle temperature medie e dura per 150-180 gg ed è preferibile un’applicazione molto precoce nel corso della stagione rispetto ad una ritardata.
Dati sperimentali hanno evidenziato che, spostando all’indietro la data di applicazione di un mese, si accorcia la vita del diffusore di qualche giorno.

:: Quando applicare:
Applicare il diffusore prima dell’inizio del volo di Tignoletta in primavera: è fondamentale iniziare a confondere subito gli insetti per impedire gli accoppiamenti e la conseguente nascita di nuove larve. Se applicato sulla seconda generazione, l’efficacia di Isonet L non è stabile e i risultati positivi di un anno si possono trasformare in molto negativi l’anno successivo.
Isonet L è un diffusore a rilascio controllato contenente il feromone sintetico chimicamente analogo a quello naturale di Lobesia botrana. L’efficacia di Isonet L dipende prevalentemente dalla densità di popolazione, dalla dimensione dell’area, dalla velocità del vento e dalle temperature.
- Quando il numero delle femmine del vigneto è basso, l’applicazione del diffusore determina nel maschio un disorientamento sensoriale che impedisce l’accoppiamento.
- Quando il numero delle femmine è alto, allora sono richiesti trattamenti insetticidi supplementari con lo scopo di abbassare la popolazione del fitofago presente in campo.
E’ bene che questi interventi siano posizionati sulla prima generazione per ridurre la pressione e consentire ad Isonet L di svolgere da subito la sua funzione di confusore.

:: Come applicare:
Attorcigliare una sola volta ad altezza di 1,4-1,6 m in vigneti a filare e spalliera, posizionandolo sui tralci avendo cura di non stringere troppo per evitare lesioni sulla parete.
Assolutamente evitare l’applicazione sul filo di sostegno dei filari, soprattutto se questi rimangono scoperti dalla vegetazione durante la stagione vegetativa. Questo perché il suo elevato riscaldamento determinerebbe una erogazione molto irregolare

Verifica dello schema di applicazione:
1) Conoscere la superficie totale dell'azienda in maniera da calcolare il numero totale di erogatori da applicare. A questo valore andrà sommato un certo quantitativo, dell’ordine del 5 % (variabile secondo le dimensioni dell’area trattata) per il rinforzo sui bordi.
2) Conoscere, attraverso i sesti di impianto, il numero di piante per ettaro.
3) Stabilire lo schema di applicazione in maniera da avvicinarsi il più possibile al dosaggio consigliato, che nel caso di Lobesia botrana, è di 500 diffusori/ha (nel caso si sia in una zona dove il vento spira sempre in un’unica direzione, si può rinforzare solo i lati controvento evitando il rinforzo nei restanti bordi).
4) Sulle prime 3 piante di testata applicare un erogatore/pianta e così lungo le prime due file di bordo.
5) Adottando questo schema si esegue l'applicazione, tenendo presente sempre il numero iniziale di erogatori che si era stabilito di utilizzare al fine di evitare un sottodosaggio. Al termine dell'applicazione il numero di erogatori rimasti deve essere utilizzato per rinforzare le zone più a rischio, che sono quelle di testata e quelle laterali maggiormente esposte al vento e ad una maggiore
dispersione di feromone.

:: Monitoraggio del vigneto durante la stagione:
Il monitoraggio del vigneto durante la stagione permette di valutare se il metodo della confusione sessuale sta lavorando in maniera appropriata.
Le trappole di monitoraggio poste all’interno del vigneto ed utilizzate per verificare la fuoriuscita dei primi adulti in primavera, una volta piazzati i diffusori per la confusione, non devono più catturare o catturare solo occasionalmente. Importante è piazzare le trappole, oltre che al centro, anche lungo i bordi dei vigneti in confusione perché sono i punti più critici sia per la possibilità di
migrazione di femmine fecondate da vigneti limitrofi sia per la riduzione di concentrazione di feromone dovuta a spostamenti laterali. I controlli in prima generazione sono molto importanti per determinare l’eventuale necessità di un trattamento insetticida di sostegno per ridurre la popolazione del fitofago. Controllare almeno un centinaio di grappoli in diverse zone del vigneto e
quantificare la presenza dell’insetto: se si ha una densità di tignoletta superiore al 6-8 % di grappoli con nidi, risulta indispensabile programmare una difesa sulla seconda generazione.
Il volo degli adulti della seconda generazione, secondo le condizioni climatiche, inizia alla metà di giugno. La tignoletta che s’insedia negli acini può causare l’insorgere di botrite e di marciume acido con considerevoli perdite di produzione. Si può considerare una soglia di intervento per questa generazione nell’ordine del 3-5 % di grappoli con larve in relazione al tipo di grappolo.
Per le varietà con grappoli spargoli, queste soglie di intervento possono essere aumentate a giudizio del tecnico.

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