"La cogenerazione – sostengono congiuntamente i presidenti Piero Gattoni (Cib), Pierluigi Corsini (Ascomac Cogena) e Silvio Rudi Stella (Italcogen Anima) – rappresenta, soprattutto quella ad alto rendimento, una tecnologia in grado di fornire reale impulso positivo all'evoluzione dell'approvvigionamento del sistema elettrico nazionale, in quanto consente un significativo risparmio di energia primaria, quando non addirittura un costo evitato nel caso di utilizzo di fonti rinnovabili". Il Coordinamento chiede, in particolare, che lo sviluppo della cogenerazione sia inquadrato nell’ambito di una strategia energetica di medio lungo termine che porti a un’apertura del mercato; una profonda revisione della strategia sullo sviluppo della generazione distribuita; nuovi criteri di aggregazione e gestione di una molteplicità di carichi elettrici e termici situati nella stessa utenza o in utenze vicine secondo criteri di prossimità, dettati dalle possibilità di costituzione di reti private elettriche e per il trasporto del calore; una riflessione sul ruolo delle reti elettriche diverse dalla rete centralizzata di trasmissione; una nuova politica fiscale più selettiva insieme a una normativa più semplice e uniforme su progettazione, installazione ed esercizio degli impianti e il corretto recepimento della Direttiva 27 del 2012.
Il Coordinamento della Cogenerazione ha avviato una attività di ricerca e sviluppo per la traduzione in pratica di questi principi considerati prioritari. Conclude il Coordinamento: "Il passaggio storico che sta attraversando il settore energetico costituisce un momento in cui è necessario perfezionare gli strumenti ad disponibili e trovare nuove forme di sviluppo".
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