Nel corso della presentazione del rapporto annuale 2007 del Gestore dei Servizi Elettrici (Gse) il numero uno del dicastero economico ha spiegato che negli ultimi anni il progressivo aumento della potenza installata da fonti rinnovabili (+14% nel 2007) non si è tradotto in una proporzionale crescita della relativa produzione energetica, che continua a oscillare intorno ai 50 TWh.
Le ragioni sono da individuare nel calo dell'apporto dell'idroelettrico che è sceso dell'11,3% nel 2007. La produzione nazionale è scesa al 15,7% registrando il minimo storico degli ultimi 15 anni.
'Occorre invertire questa tendenza e innalzare progressivamente questa quota intorno al 25%', ha detto Claudio Scajola ministro dello Sviluppo Economico. 'Subito dopo l'estate presenteremo le linee guida per il procedimento di autorizzazione degli impianti, semplificando le procedure autorizzative e la burocrazia che ha detto il ministro rappresentano degli 'extracosti'.
Inoltre, ha detto Scajola, 'in questo settore stiamo importando tecnologie ed esportando capitale con la conseguenza che gli incentivi pagati dai consumatori si traducono in larga misura in sostegno alla crescita e all'occupazione di paesi stranieri. Non possiamo permetterci di continuare così. Dobbiamo invece valorizzare il ruolo della ricerca e delle imprese italiane dalle quali provengono segnali incoraggianti'.
Su questo punto interviene il programma 'Industria 2015', nel quale le iniziative di sviluppo verranno affiancate dal piano operativo interregionale sulle rinnovabili e il risparmio energetico nel quadro comunitario di sostegno 2007-13 approvato da Bruxelles. 'Si tratta di strumenti che mettono a disposizione risorse per oltre due miliardi di euro fino al 2015 destinate al Mezzogiorno e rinnovabili', ha spiegato il ministro.