A Cagliari, presso la prestigiosa sede del Banco di Sardegna, la Fondazione Antonio Segni ha presentato un’importante iniziativa in campo energetico con la collaborazione dell’Enea, ente per le nuove tecnologie, l’energia e l’ambiente.
L’iniziativa prevede lo sviluppo di un progetto per la generazione di energia in modo distribuito sul territorio senza il ricorso a grandi infrastrutture di produzione. Il principio su cui si basa tale progetto prevede la produzione di energia elettrica in piccole quantità, nei luoghi dove l’energia viene consumata. Il calore associato alla generazione elettrica può essere recuperato e utilizzato per il riscaldamento o per il raffrescamento degli edifici o di altre utenze termiche.
"Il progetto -ha dichiarato Mario Segni, presidente della Fondazione- rappresenta un'occasione importante per lo sviluppo della regione e per la creazione di nuove iniziative d’impresa dedicate allo sfruttamento delle fonti di energia rinnovabile".
Le fonti rinnovabili come l’energia solare (fotovoltaico e termico), le biomasse e l’eolico si prestano ad essere immesse nelle reti energetiche locali per la generazione distribuita in maniera competitiva. Le realizzazioni di sistemi di microgenerazione a livello locale presentano un elevato grado di adattamento alle necessità degli utenti. Inoltre, trattandosi di tecnologie con un minore impatto ambientale, maggiore è la loro accettazione sociale, grazie anche al coinvolgimento e alla sensibilizzazione dei cittadini verso le questioni energetico-ambientali del loro territorio.