Mercoledì scorso 16 maggio, presso la Camera di Commercio, è stato presentato il Consorzio dei produttori agroenergetici della Calabria Pro.Agr.E., costituito su iniziativa della Cia di Crototone, Copagri, Confagricoltura, Anb e Cnb. Presidente del Consorzio è stato nominato Salvatore Nicoscia, già presidente dell’Agia di Crotone. Obiettivi del Consorzio sono: promuovere e diffondere la coltivazione e la trasformazione delle produzioni agricole energetiche; promuovere la tutela dell’ambiente naturale, soprattutto attraverso la produzione e la trasformazione sostenibile delle biomasse, per la mitigazione dell’"effetto serra" e dei relativi cambiamenti climatici, attraverso la sostituzione dei combustibili fossili con le biomasse a bassa emissione netta nell’atmosfera di anidride carbonica; collaborare a vario titolo con enti pubblici e privati per la ricerca, la sperimentazione e la promozione sulle biomasse, in particolare su quelle legnose; operare in campo agricolo e rurale per incentivare la diversificazione produttiva ed economica a favore dello sviluppo della coltivazione delle biomasse, in particolare di quelle legnose a ciclo breve, promuovere ed incentivare attività di recupero di biomassa vegetale di produzione agricola, forestale e agroindustriale, attualmente non utilizzata, per energia sostenibile; incentivare nuove prospettive di redditività aziendale attraverso lo sviluppo di iniziative verticali ed orizzontali nel settore, nonchè assistere, coordinare ed indirizzare gli agricoltori che producono colture dedicate ad energia o che producono direttamente energia elettrica e termica, al fine di assisterli anche nella gestione dei certificati verdi e nella vendita di energia. Il progetto, che nasce come risposta al problema legato alla riconversione bieticola, presenta un approccio di filiera che va dalla produzione, raccolta e trasformazione di biomasse agroforestali (provenienti da colture agricole dedicate) fino all’utilizzo delle biomasse ed alla vendita di energia. Da tutti i relatori è stato sottolineato come sia possibile e utile puntare sull’energia rinnovabile con il contributo del mondo agricolo, soprattutto se questo avviene con una presenza diretta degli agricoltori anche nella fase industriale, e distribuendo la ricchezza prodotta anche a chi produce e coltiva, cosa prevista nell’ambito del progetto.