Il boom negli Stati Uniti della produzione di etanolo (pari 600 mila hl/giorno con un aumento rispetto al 2006 di 138 mila hl/giorno) potrebbe avere conseguenze devastanti per la sicurezza alimentare mondiale a causa dell’enorme quantità di mais che verrà destinata alla trasformazione industriale. Così, un tale utilizzo, visto l’attuale elevato prezzo del petrolio e l’accrescimento rapido della produzione mondiale di biocarburanti, provocherà un rincaro del mais del 20 per cento entro il 2010 e del 41 per cento entro il 2020, con forti alterazioni anche per altre produzioni, in particolare grano, soia, riso, le cui produzioni si ridurranno a vantaggio proprio del mais. E’ quanto sottolinea la Cia-Confederazione italiana agricoltori che cita in proposito uno studio dell’Università del Minnesota, di prossima pubblicazione sulla rivista “Foreign Affairs”. "Secondo tale studio, riempire il serbatoio di un’auto “4x4” con circa 100 litri di etanolo necessita di circa 210 Kg di mais, sufficienti -afferma la Cia- alle calorie per nutrire una persona per un anno. Da ciò, secondo gli autori della ricerca, il numero delle persone a rischio sicurezza alimentare crescerà di circa 16 milioni per ogni punto percentuale di aumento del prezzo del mais. Questo significa che 1,2 miliardi di persone soffriranno la fame da qui al 2025. Più di 600 milioni del previsto".