Biocarburanti come biodiesel o bioetanolo ottenuti dalle coltivazioni agricole devono essere distribuiti anche in Italia nel 2007 in una quota minima dell'1%, di tutto il carburante (benzina e gasolio) immesso in consumo nell'anno solare precedente, che salirà al 2% nel 2008. E' quanto afferma Coldiretti in rapporto alla legge finanziaria, sottolineando la necessità di emanare il provvedimento che fissa sanzioni amministrative e pecuniarie per il mancato rispetto di questo obbligo per consentire all'Italia di colmare il ritardo nello sviluppo di energie rinnovabili provenienti dall'agricoltura, dopo gli impegni assunti dal Vertice dei Capi di Stato e di Governo della Ue. Per il mancato raggiungimento di questo obbligo devono essere fissate - sottolinea Coldiretti - sanzioni amministrative pecuniarie, con decreto del ministro dello Sviluppo economico, di concerto con il ministro dell'Economia e delle finanze, dell'Ambiente e delle Politiche agricole. Al momento nemmeno l'ombra di biocarburante sembra essere presente nei normali distributori nonostante il fatto che la recente firma dell'accordo quadro di filiera per lo sviluppo di energie rinnovabili consentirà per il 2007 la coltivazione di semi oleosi a fini energetici, come colza e girasole, per 70mila ettari di terreno dai quali è possibile ottenere circa 70mila tonnellate di biodiese. La superficie coltivata - continua Coldiretti - sarà incrementata a 180mila ettari nel 2008 e a 240mila nel 2009, con un risparmio di 250mila tonnellate di petrolio per permettere all'Italia di avvicinarsi all'obiettivo fissato dalla Commissione Europea che prevede di espandere l'utilizzo di biocarburanti nel settore dei trasporti, con la prospettiva di aumentare entro il 2020 la proporzione di utilizzo fino al 10% per ridurre l'impiego di combustibile fossile come il petrolio e le emissioni di gas a effetto serra responsabili dei cambiamenti climatici.