L’accordo raggiunto al vertice Ue sugli obiettivi da centrare per ridurre i gas serra e sviluppare le energie rinnovabili è di grande rilievo, rappresenta un punto fermo e vincolante per uno sviluppo realmente sostenibile e apre all’agricoltura nuove prospettive nel campo delle agroenergie. Così si è espressa la Cia-Confederazione italiana agricoltori sul documento siglato oggi a Bruxelles dai Capi di Stato e di Governo dei 27 Paesi appartenenti alla Ue. "L’obiettivo vincolante del 20%, entro il 2020, sul totale dei consumi di energia da fonti rinnovabili costituisce -afferma la Cia- una svolta rilevante e permette all’agricoltura di sviluppare strategie nel campo dei biocarburanti. In Italia -continua la Cia- vi sono grandi potenzialità per far decollare l’intero settore agroenergetico, ma è necessaria un’azione che punti con decisione a politiche di sviluppo per le fonti energetiche rinnovabili di origine agricola e forestale e di supporto alle imprese agricole che si organizzano per coltivare, produrre e vendere energia. Ora con l’accordo di Bruxelles questo è possibile e, quindi, occorre che il Piano energetico nazionale tenga in debito conto il ruolo primario che il settore primario può svolgere in questo particolare contesto".