Il mercato delle trattrici agricole segna nei primi nove mesi del 2008 una crescita dell’1,2% rispetto allo stesso periodo 2007. Un incremento modesto, che tuttavia dà ossigeno ad un mercato che aveva registrato a fine 2007 un calo del 9,8%, e che anche nel 2006 aveva chiuso con un vistoso negativo (-6,2%).
La crescita delle immatricolazioni non è ancora tale da far pensare ad un’effettiva inversione di tendenza, e soprattutto non consente all’Italia di agganciare il trend positivo in atto nel continente europeo. Comparando le immatricolazioni di trattrici nei maggiori Paesi nel primo semestre di quest’anno, si vede infatti come, a fronte di un calo in Italia del 2%, si sono avute crescite in Francia del 19%, in Germania del 16%, in Spagna del 4,5% e nel Regno Unito del 13%, in una media comunitaria che segna un incremento complessivo dell’8%.
“La riforma della Politica agricola comunitaria – sostiene Massimo Goldoni, presidente dell’associazione dei costruttori Unacoma– si riflette negativamente su molte imprese agricole italiane che hanno un’estensione ancora troppo piccola e quindi economie di scala difficili da realizzare, che non incoraggiano l’acquisto di mezzi meccanici nuovi”. “A questo si aggiunge la mancanza di incentivi – prosegue Goldoni – visto che nelle finanziarie degli ultimi anni non ha trovato posto alcun provvedimento per la rottamazione delle macchine, che sarebbe stato invece necessario anche per svecchiare un parco in gran parte obsoleto e inefficiente”.
 
L’andamento del mercato interno non frena comunque l’industria nazionale, che trae vantaggio dal buon andamento dei mercati esteri – non soltanto quelli dell’Europa ma anche quelli dell’America e dell’Asia – ed incrementa le proprie esportazioni in modo consistente. Nei primi sei mesi dell’anno – secondo i dati Istat sul commercio estero – la nostra industria ha esportato quasi 43 mila trattrici (erano 33.300 nello stesso periodo 2007), per un valore complessivo di 912 milioni di euro, pari ad un incremento del 37% rispetto all’anno precedente.
“Esclusa l’Europa comunitaria, l’area di maggiore esportazione è l’America – spiega Massimo Goldoni - che rappresenta in valore oltre il 14% del nostro fatturato. I mercati di India e Cina sono in prospettiva molto promettenti e così quello della Russia, Paesi con i quali Unacoma ha avviato importanti collaborazioni per promuovere gli scambi economici e la cooperazione industriale. In occasione di EIMA International, a metà novembre, presenteremo un accordo siglato dalla nostra società di Servizi Unacoma Service con la FICCI per una fiera delle macchine agricole a New Delhi, ed anche un accordo con l’ADNEC per una seconda fiera negli Emirati Arabi, un’altra area destinata a crescere sia nell’agricoltura che nella cura del verde”.