La cabina pressurizzata 'Compact' di Bcs permette di effettuare in sicurezza qualsiasi tipo di trattamento fitosanitario, anche quelli che impongono il passaggio della macchina sotto colture molto ribassate, anche sotto quelle poste a soli 169 centimetri da terra.
'Casco in testa e luci accese' consiglia sempre il famoso giornalista delle due ruote Nico Cereghini al termine delle sue prove, un input che se non si dispone di cabine adeguatamente protette nel corso dei trattamenti fitosanitari può acquistare valore anche in campo agricolo. Un conto infatti è il proteggere la cabina da polveri e agenti atmosferici e altro il garantire la qualità dell'aria che si respira al suo interno quando si traina un irroratore in azione. In questo caso non si deve sbarrare l'accesso al vano solo a sostanze solide, ma anche ai vapori che ne derivano, sospensioni liquide caratterizzate da goccioline talmente minute che le normali guarnizioni trattengono a stento e solo se perfettamente in battuta sulle rispettive superfici di appoggio. Da qui la necessità di disporre di cabine di qualità equipaggiate con filtri ai carboni attivi e con impianti di ventilazione atti a garantire una pressione interna superiore a quella esterna. Se la cabina risulta pressurizzata polveri e vapori in effetti non possono entrare, fermo restando però che per rendere tale l'ambiente si deve pompare al suo interno dell'aria e questa deve essere pulita, cioè resa esente da inquinanti, e condizionata, per evitare che il vapore acqueo emesso dall'operatore trasformi il vano in una sauna. Una cabina pressurizzata non è quindi una cabina 'isolata' o 'sigillata' ma, al contrario, un vano caratterizzato da una ventilazione e da un condizionamento calibrati e specifici. (...)
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Tratto da Macchine Trattori - aprile 2008
in collaborazione con Orsa Maggiore Edizioni
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Fonte: Orsa Maggiore Edizioni