Si parla di viticoltura eroica quando la pendenza del terreno è superiore al 30%, ci si trova oltre i 500 metri sul livello del mare o in presenza di vigneti su terrazze e gradoni. Ma non si capisce davvero cosa vuol dire "eroica" fintanto che non si prova a risalire un intero crinale vitato. Noi lo abbiamo fatto a Enovitis Extrême 2025, ma andiamo con ordine.
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La terza edizione di Enovitis Extrême, organizzata da Unione italiana vini (Uiv) e tenutasi lo scorso 8 luglio nella splendida cornice della Val di Cembra - più precisamente presso l'azienda vitivinicola Cembra Cantina di Montagna a Cembra Lisignago (Tn) -, ha radunato 67 produttori di macchine per la viticoltura in condizioni estreme e oltre 1.500 visitatori, stabilendo un nuovo record di presenze.
"In questa valle i nostri ettari vitati sono circa 300, tutti suddivisi in piccolissimi appezzamenti dove i viticoltori lavorano più di 900 ore per ettaro. Dietro a un paesaggio stupendo e a delle produzioni di eccellenza ci sono tanto lavoro e tanta fatica - spiega Ezio Dellagiacoma, direttore tecnico della Cantina. Tuttavia i tempi stanno cambiando e, per essere puntuali e precisi nelle lavorazioni e soprattutto per operare con una maggiore sicurezza, è fondamentale potersi confrontare con i produttori di macchine e nuove tecnologie qui in fiera".
Cembra Cantina di Montagna, situata a 700 metri di altitudine, registra pendenze anche oltre il 40%
(Fonte foto: AgroNotizie)
"Come Uiv stiamo raccontando nei tavoli istituzionali nazionali ed europei il duro lavoro dei viticoltori eroici. Un gruppo sì eterogeneo, ma difensore di un'identità e una tradizione d'eccellenza comune - commenta Lamberto Frescobaldi, presidente di Uiv. A Enovitis Extrême i visitatori, oltre a scoprire le più avanzate soluzioni meccaniche, possono anche condividere conoscenze e competenze in uno spirito di amicizia e collaborazione".
In Val di Cembra la meccanizzazione è eroica
Scendendo lungo la Val di Cembra fanno capolino tra i filari le protagoniste di Enovitis Extrême: le macchine destinate all’impiego in condizioni orografiche impervie. Si va dai trattori specializzati e compatti ai mini-cingolati passando per porta attrezzi e attrezzature progettate, quasi su misura, da aziende spesso artigianali e specializzate in questa nicchia tecnologica.
"La meccanizzazione mette a disposizione dei nostri viticoltori strumenti per produrre con efficienza, riducendo la fatica e aumentando la sicurezza - aggiunge Maurizio Fugatti, presidente della Provincia autonoma di Trento. Vedere tutte queste macchine oggi, anche in un'ottica di miglioramento tecnologico e di capacità produttiva, è un bel messaggio per questa terra e in generale per tutta la viticoltura trentina".
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Trattori compatti, cingolati e articolati: massima manovrabilità
Tra i trattori specializzati esposti tra gli stretti filari della Val di Cembra, dominano gli isodiametrici, in particolare una selezione di modelli articolati AR di BCS, tutti con telaio OS-Frame, e di modelli Goldoni. A questi si aggiungono anche i cingolati - indispensabili sulle pendenze più accentuate - come l'ultra compatto Landini Trekker 3-085 e il Tony Mach 4 di Antonio Carraro.
In rappresentanza degli specializzati "standard" troviamo invece il nuovo Fendt e107 V Vario, 100% elettrico, Landini Rex4-110 S (stretto) con la nuova trasmissione Roboshift e tre modelli New Holland: i T4.90 N e V e il T4.80 F, rinnovati in design e accessori in occasione di Eima 2024.
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Nuovo trattore specializzato full electric Fendt e107 V Vario in mostra a Enovitis Extrême 2025
(Fonte foto: AgroNotizie)
Ai modelli più "blasonati" e conosciuti si affiancano mezzi iper specializzati, che trovano negli ambienti della viticoltura eroica la loro piena realizzazione grazie a dimensioni molto compatte, trazione ottimizzata, stabilità superiore e raggi di svolta stretti.
Lungo il crinale avvistiamo quindi il Geier 64 TSB, cingolato da 60 cavalli dotato di cabina pressurizzata e capace di affrontare pendenze fino al 60%. Poco più in là, Willtec espone in occasione del suo 45esimo anniversario il cingolato HYDRO68, il modello più potente (60 cavalli) della serie Niko. Alca Europe presenta invece il trattorino made in Italy da 25 cavalli TR 25, largo solo 69 centimetri e munito di trazione integrale con cingolo posteriore e ruote sterzanti anteriori.
Alca Europe TR 25 da 25 cavalli con attacco a tre punti, doppia Pto e impianto idraulico da 25 litri al minuto
(Fonte foto: AgroNotizie)
Robot radiocamondati, ma sempre più autonomi
A Enovitis Extrême 2025 non fanno paura le grandi pendenze e gli spazi ristretti, ma un terreno molto bagnato a causa di una forte precipitazione abbattutasi sulla valle durante la notte. Perciò in movimento vediamo principalmente i mezzi con cingoli, tra cui numerosi robot radiocomandati sempre più "smart".
Partiamo dal robot di Barbieri per lo sfalcio dell'interfila: il modello più piccolo della serie X-ROT, il 70 Evo da 18 cavalli. Poco distante c'è il nuovo prototipo di robot radiocomandato di Qrea, il QX 20.20, in grado di montare posteriormente diverse attrezzature da vigneto. Particolarità di questi due robot è la possibilità di avere ricevitori GPS con tecnologia RTK che consentono la registrazione del percorso di lavoro in modo da poter ripetere le lavorazioni in autonomia.
Prototipo di porta attrezzi radiocomandato Qrea QX 20.20 con funzionalità semi autonome grazie alla guida GPS
(Fonte foto: AgroNotizie)
MDB porta tra i filari l'ultimo robot presentato in anteprima ad Eima 2024, il Green Climber LV 250 Compact, porta attrezzi da 22 cavalli equipaggiato con la trinciatrice MDB TXL 80. FruViTec pensa invece a chi esegue numerose operazioni manuali in vigneto ed espone Berry, un trasporta bin elettrico, cingolato e radiocomandato dotato di un sedile per le operazioni a terra come la vendemmia.
Non propriamente un robot, ma un trasportatore cingolato con una trincia Dragone a martelli, il nuovo Merlo Cingo M12.3 Evo Y - visto anche a Enovitis in Campo 2025 - vanta un nuovo motore Yanmar da 24 cavalli, serbatoio maggiorato, idraulica potenziata e nuovo attacco a tre punti frontale.
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Il nuovo attacco a tre punti del Merlo Cingo M12.3 Evo Y consente l'abbinamento con attrezzi più grandi
(Fonte foto: AgroNotizie)
Attrezzature: la compattezza è tutto
Tra i filari sfilano attrezzature che - pur essendo diverse tra loro - condividono alcune caratteristiche chiave per assicurare la massima efficienza negli stretti e ripidi filari della Val di Cembra. Sono piccole e compatte, con larghezze di lavoro contenute e numero di componenti ridotto, ma anche articolate: il movimento idraulico dei componenti è essenziale per adattarsi ai diversi sesti d'impianto e a spazi di lavoro molto ristretti.
Segnaliamo lo spandiconcime MDS 8.2 di KUHN, il più compatto della gamma che integra ora la tecnologia Isobus, e le trinciatrici a martelli S7 compact e Smwa Slim di Seppi. Questi due modelli sono appositamente progettati per vigneti e frutteti stretti con larghezze rispettivamente di 175 e 145 centimetri.
Spandiconcime da vigneto KUHN MDS 8.2 recentemente aggiornato per supportare il rateo variabile
(Fonte foto: AgroNotizie)
Nella Val di Cembra troviamo, oltre alle più tradizionali forme di allevamento della vite a parete verticale, anche sistemi a pergola tipici dell'area trentina. Qui la meccanizzazione è più complessa: se i trattori sono piattaformati con roll bar abbattibili oppure con cabine super ribassate, le attrezzature devono raggiungere con facilità la chioma.
Dunque ML Machine porta tra i filari la defogliatrice ML VS 20, provvista di telaio a movimento idraulico utilizzabile su vigneti a spalliera, pergole o tendoni. Anche Olmi schiera la sua defogliatrice pneumatica Pergola High Speed, studiata appositamente per questi vigneti, insieme alla più recente diserbatrice meccanica con sistema di protezione Happy Plant.
