Per competere sui mercati mondiali e mantenere buoni livelli di efficienza e occupazione, l’industria delle macchine per l’agricoltura e il movimento terra punta sulla ricerca e sulla formazione professionale. E’ stato presentato a Roma – presso la sede televisiva di Taxi Channel, con diffusione in diretta sul canale satellitare e su internet in videostreaming – il progetto Perequal, iniziativa rivolta agli addetti del comparto meccanizzazione, finanziata dall’Unione Europea e dal Ministero del Lavoro.

I sei enti promotori - Mcg-Manager Consulting Group, Unacoma, Unacoma Service, Enama, Agronica e QB - realizzeranno un progetto articolato, che prevede la creazione di reti per attività di ricerca e sviluppo, l’elaborazione di percorsi formativi per il personale delle aziende - dagli addetti alle segreterie al personale amministrativo, dai quadri tecnici ai manager - e la realizzazione di attività di informazione e comunicazione per il settore.
Un ruolo fondamentale nel progetto hanno gli Istituti universitari e i Centri di ricerca specializzati nella meccanizzazione per l’agricoltura e il movimento terra, che contribuiranno a sviluppare nei diversi distretti territoriali sistemi per lo sviluppo dell’innovazione tecnologica, e collaboreranno alla elaborazione di moduli formativi che possano integrare i piani didattici universitari attualmente disponibili.

“L’iniziativa comunitaria Equal - ha spiegato nel corso della conferenza Paola Andreani, della Struttura nazionale di supporto presso l’Isfol - rappresenta un laboratorio di sperimentazione nell’ambito della Strategia Europea per l’Occupazione, volta a fare dell’Europa l’economia più competitiva e più dinamica al mondo, basata sulla conoscenza, in grado di promuovere una crescita economica sostenibile, con una maggiore disponibilità e qualità dei posti di lavoro, e una maggiore coesione sociale".
"L’industria delle macchine per l’agricoltura e il movimento terra – ha ricordato il presidente di Unacoma, Massimo Goldoni - deve affrontare in questi anni sfide molto impegnative, vedi la globalizzazione dei mercati, la concorrenza dei paesi di nuova industrializzazione, le trasformazione del sistema agricolo europeo, e questo è possibile solo a condizione che il settore acquisisca conoscenze tecniche sempre maggiori e competenze professionali nuove e aggiornate".
"Lo scopo dei progetti Equal – ha aggiunto l’amministratore delegato di Unacoma Service, Guglielmo Gandino – è proprio quello di evitare l’emarginazione delle imprese dal mercato e la conseguente precarietà occupazionale e sociale dei lavoratori".

Come molti progetti comunitari, anche il Perequal ha una dimensione europea e coinvolge partner di più Paesi. In questo caso - ha spiegato Cinzia Greco rappresentante di Mcg, società che costituisce il referente del progetto italiano presso il Ministero del Lavoro - la collaborazione con altri partenariati in Germania, Polonia e Portogallo costituisce un importante valore aggiunto, in quanto consentirà lo scambio di esperienze maturate in diversi contesti nazionali, il trasferimento reciproco di know-how e di buone prassi per la soluzione di problemi comuni, anche nell’ottica dello sviluppo di reti europee di supporto ai settori produttivi".
Per orientare le attività di formazione, nell’ambito del Perequal è stata svolta una indagine presso le aziende del settore per conoscerne gli elementi critici e i fabbisogni in termini di formazione e di ricerca.
Proprio parlando di ricerca, il direttore di Enama, Sandro Liberatori, ha ricordato come nel Perequal siano coinvolte le Università di Milano, Palermo, Bari, Firenze, Padova, Perugia, nonché i Centri ricerche di Cnr-Imamoter e Rei-Reggio Emilia Innovazione, enti che esprimono specializzazioni diverse per le varie tipologie di macchine. L’obiettivo del progetto è quello di far emergere e sfruttare al meglio queste peculiarità, e di rafforzare lo sviluppo di alcuni temi chiave fra i quali la sicurezza attiva e passiva dei mezzi meccanici.
Asse fondamentale nel Perequal è, infine, quello dell’informazione e divulgazione, rivolta sia agli addetti del comparto sia alle fasce di pubblico più ampie. Per questo si prevede - come ha spiegato l’amministratore delegato di Qb, società proprietaria di Taxi Channel - la realizzazione di programmi televisivi sperimentali, che rappresentino il modello per una diffusione efficace del patrimonio di conoscenze che il progetto intende accrescere e valorizzare.

Per informazioni: Unacoma