Più reddito per tutta la filiera… è possibile? Sì, e la chiave è la pianificazione delle produzioni. L'obiettivo di Terremerse come cooperativa è dare utilità ai propri soci valorizzando le produzioni e collocandole nel miglior modo possibile. Ed è proprio in quest'ottica che ha ideato il progetto Terreincentivi, presentato a Macfrut 2024 lo scorso 9 maggio in occasione della tavola rotonda "Orticole industriali: la pianificazione come driver di sostenibilità agroalimentare", moderata da Cristiano Spadoni, Project Development leader di Image Line®.
I temi del convegno sono stati approfonditi grazie ai contributi dell'economista Gian Luca Bagnara, di rappresentanti della filiera - Paolo Cristofori, direttore generale Fruttagel, e Sergio Barbieri, direttore Acquisti Materia Prima Surgelati Pizzoli - e della direzione di Terremerse, rappresentata dal presidente Marco Casalini e dal direttore Settore Ortofrutta e Op, Ilenio Bastoni.
Terreincentivi per rispondere alle esigenze di tutta la filiera
L'industria di trasformazione chiede maggiore programmazione, ma per gli agricoltori può essere complesso passare dalla pianificazione annuale a quella a lungo termine. Per incoraggiare questo cambio di paradigma Terremerse ha realizzato l'iniziativa Terreincentivi: si tratta di un programma di incentivi dedicato alle aziende agricole che si impegnano in rotazioni pluriennali per nuove superfici di orticole industriali, quali patata, pomodoro, fagiolo, fagiolino e pisello, con varie soluzioni e combinazioni.
A partire dall'esercizio 2024 sono messi a disposizione 500mila euro di contributi ogni anno, per offrire la possibilità agli agricoltori di gestire la propria azienda, o parte di essa, in modo diverso, creando un sistema "di filiera" che risponda al meglio alle sfide del mercato, il tutto coerentemente con quanto richiedono la nuova Pac e la strategia Farm to Fork.
Terreincentivi, il progetto di Terremerse, è stato presentato a Macfrut 2024
(Fonte foto: Terremerse)
Pianificazione e sostenibilità, un connubio vincente
Gli agricoltori riconoscono il ruolo cruciale dell'agricoltura nella conservazione delle risorse naturali e nella prevenzione dei rischi ambientali. Lo evidenziano i risultati della ricerca promossa da Terremerse che ha coinvolto 494 soci: ben il 78,3% ha dichiarato di aver adottato negli ultimi cinque anni pratiche agricole per migliorare la sostenibilità nelle proprie attività.
E la programmazione entra in gioco anche in questo caso perché farla nel modo corretto permette di migliorare anche la fertilità del terreno. Fare programmazione significa cambiare approccio: non si parla più di monocoltura ma di rotazione di diverse colture sapendo già dove saranno poi collocate, rispondendo all'industria che chiede quantitativi costanti di prodotti con caratteristiche specifiche e ottenendo condizioni di mercato vantaggiose e stabili.
Guarda il video completo della tavola rotonda
Guarda la presentazione di Terreincentivi del presidente Casalini
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