Il 22 ottobre è una data di snodo per le vicende legate all’infezione di Xylella fastiosa che ha colpito le aree olivetate del sud della Puglia.

Perché in questa data si è tenuta la riunione del Comitato fitosanitario permanente a Bruxelles durante la quale - con una relazione dettagliata delle attività realizzate dall’approvazione del Piano Silletti - il ministero delle Politiche agricole Maurizio Martina ha illustrato i dati delle estirpazioni e dei monitoraggi effettuati sino ad oggi, nonché l’attività di risarcimento in favore di quei proprietari conduttori che eradicano gli alberi infetti, entro dieci giorni dalla notifica dell’ordinanza, come previsto dal Piano del Commissario delegato. E il Comitato sembra aver apprezzato la relazione italiana, pur con la dovuta prudenza.

“L’apprezzamento da parte dell’Ue sull’avvio delle attività di contenimento della Xylella fastidiosa, attuato dal Commissario delegato Silletti, ci fa ben sperare circa la possibilità di una modifica della Decisione comunitaria 789 che contempla la vite suscettibile all’infezione batterica del fitopatogeno, nonostante un’evidenza scientifica che dimostra il contrario – commenta l’assessore regionale all’agricoltura della Puglia Leonardo Di Gioia.

Stesso giorno e stesso mese: la Regione Puglia ha pubblicati sul proprio Bollettino Ufficiale tre inviti mirati per attività di ricerca, sperimentazione e trasferimento dell’innovazione per la prevenzione ed il contenimento della Xylella fastidiosa per una copertura finanziaria complessiva di 2 milioni di euro.

Si tratta degli avvisi pubblici previsti dal paragrafo 4.3 delle Linee guida per il Parco della ricerca e sperimentazione finalizzata alla prevenzione e al contenimento del Complesso del disseccamento rapido dell’olivo (Codiro),  documento approvato con Deliberazione della Giunta Regionale n. 1410 del 12 giugno 2015.

Su tanto Di Gioia dichiara: “E' un investimento importante, quello della struttura regionale, nella ricerca e in una serie di proposte progettuali che devono potenziare e consolidare le conoscenze per il contrasto e la prevenzione del fitopatogeno. Il Ceppo Codiro, ovvero il disseccamento rapido degli ulivi,  presente per la prima volta al mondo su piante di ulivo nella nostra Regione, necessita di studi approfonditi e dettagliati. Sarà la scienza a darci gli strumenti decisivi per arginare il gravissimo fenomeno che sta decimando la nostra economia. Le sperimentazioni scientifiche siamo certi offriranno chance importanti e concrete per debellare il flagello Xylella”.

Intanto il prossimo 20 novembre a Parma l’Autorità europea per la sicurezza alimentare renderà nota la sua valutazione sul dossier inviato dalla Regione Puglia sulla vite, il quale esclude scientificamente la suscettibilità della Vitis vinifera all’infezione batterica della Xylella fastidiosa sub specie pauca.

“Sino al pronunciamento dell'Efsa – dice l’assessore Di Gioia – si prosegua nella massima collaborazione ad attuare quanto previsto dal Piano che, ribadisco, è mera espressione di quanto ci impone l’Unione europea per fermare l’avanzata del batterio”.