La nuova Politica agricola comune ha nella comunicazione un asse portante, la cui missione non si ferma a informare gli agricoltori europei sulle opportunità e sugli incentivi che essa mette a disposizione, ma in parallelo divulgare il concetto che ne è alla base: sostenere la crescita dell’agricoltura e lo sviluppo rurale va a beneficio di tutti i cittadini europei. Lo ha affermato la scorsa settimana a Bruxelles il commissario all’agricoltura e sviluppo rurale Ue Phil Hogan, nel corso della cerimonia di premiazione dell’evento “Cap Communication Award”.

Proprio per mettere in contatto le diverse realtà europee e far circolare le best practices, dal 2012 la Commissione Europea seleziona in tre categorie – pubblico, stakeholders e comunicazione innovativa – i progetti di comunicazione sulla Politica agricola comune degli Stati membri, con un concorso aperto al contributo non solo dell’informazione istituzionale ma anche alle iniziative del variegato mondo delle associazioni. Nell’edizione di quest’anno sono stati presentati 146 progetti, tra i quali sono stati selezionati i 9 vincitori.

Nella categoria stakeholders, il giornale online PianetaPsr (l’unico “a firma” di una Rete Rurale Nazionale) si è aggiudicato il terzo posto, dopo aver ottenuto la nomination dalla giuria europea non solo per aver centrato in pieno il target prefissato (agricoltori e stakeholders) ma anche per l’originale struttura informativa. Un modello di comunicazione che integra l’attualità con l’informazione di servizio scritta da esperti con un linguaggio semplice e accessibile a un pubblico più vasto. Un buon indice di gradimento hanno avuto anche la vignetta, che ogni mese introduce il “tema caldo” sullo sviluppo rurale, e l’originale rubrica di “farmer journalism” con articoli scritti dagli stessi agricoltori. Nella sua breve storia, iniziata circa tre anni fa, PianetaPsr ha raggiunto circa 180mila utenti unici per un totale di 650mila pagine visitate con una crescita media annua del 40% annuo.

PianetaPsr tiene a ringraziare i sempre più numerosi lettori per aver contribuito all'iniziativa.

Nella stessa categoria il primo premio è andato a un progetto del ministero dell’Agricoltura austriaco, che puntava a identificare e rendere “ambasciatori” dell’utilità della Pac alcune figure chiave delle aree rurali, come agricoltori o operatori turistici. Classificato “stakeholder”,in realtà una vera e propria campagna nazionale di grande portata mediatica, con inevitabili sconfinamenti presso il grande pubblico.
Secondo posto a un progetto della Camera dell’Agricoltura francese, in partnership col Sima, il Salone internazionale delle macchine agricole, che ha organizzato veri e propri “campus” dell’innovazione tenuti da agricoltori per gli agricoltori.

Nella categoria “comunicazione innovativa”, a vincere è stato un interessante progetto danese che ha messo a frutto una delle linee guida che già lo scorso anno la Commissione Europea propose, pensata soprattutto per il pubblico generalista: il cosiddetto “gaming”, cioè la creazione di veri e propri “giochi” (soprattutto on line) che favoriscono il contatto del pubblico con le tematiche della Pac. In questo caso, il Consiglio Ecologico danese ha creato “Future of Farming”, un educational game – gioco di ruolo per le scuole che mira ad insegnare agli studenti il ruolo dell’agricoltura nella società, e l’impatto delle pratiche agricole sulla natura, l’ambiente, la produzione di cibo e l’economia. Si gioca interpretando quattro ruoli: un agricoltore, un ambientalista, un politico e un manager dell’ agri-business, che devono confrontarsi e operare scelte su vari aspetti importanti come l’uso dei fertilizzanti, la tutela della biodiversità ecc. Alla fine del gioco, il report delle scelte operate mostra gli impatti delle decisioni dei giocatori sulla biodiversità, il clima, l’acqua, la produzione delle materie prime alimentari e l’economia.

Secondo posto a un progetto di una compagnia artistica e teatrale belga che ha mescolato la tecnica dello storytelling nei teatri con il dibattito con agricoltori ed esperti, per centrare i temi fondanti della Pac e le problematiche affrontate oggi dagli agricoltori, come l’isolamento delle aree rurali o il rischio legato a un lavoro svolto “a cielo aperto”. Terzo posto a un altro progetto italiano, quello del Gal Patavino, dal nome “Rem – Rural Emotion” che vuole promuovere il turismo rurale attraverso le opere di artisti nati o vissuti nelle aree rurali: in un fumetto il protagonista Almorò incontra personaggi da Goldoni a Ruzante, da Petrarca a Salieri e Coltro, da Fogazzaro a Rigoni Stern, risolvendo l’enigma che viene svelato solo nell’ultimo episodio.

Infine, al comunicazione al pubblico. Il primo posto in questo caso è andato a un progetto dell’Associazione dei giovani agricoltori di Siviglia con “La nuova Pac, il futuro dei nostri agricoltori e il futuro della nostra società”: eventi, competizioni, esibizioni, stampa e infine l’organizzazione di una conferenza europea, per spiegare la nuova Politica agricola comune.

Secondo posto al progetto “Essedra” di Slow Food svolto in Bulgaria, Croazia, Romania, Regno Unito, Albania, Bosnia-Herzegovina, Macedonia, Serbia, Turchia che attraverso eventi e festival ha puntato sul consumo responsabile e la riscoperta dei prodotti tradizionali, informando il pubblico sul ruolo positivo giocato dalla Pac in tal senso. Terzo premio al progetto “Merchandise from Nanas”, svolto in Ungheria dall’Associazione Emka: attraverso mercati contadini locali, advertising e sensibilizzazione nelle scuole, e soprattutto attraverso la creazione di un brand e di un logo comune, si è favorita la crescita delle aziende agricole presenti nell’area rurale di Hajdunanas, contribuendo allo sviluppo socio-economico dell’intera area.

A cura di Redazione PianetaPsr