La bioeconomia nella nuova programmazione dello sviluppo rurale è stata al centro del seminario "La nuova programmazione a supporto della bioeconomia", organizzato dall’Inea nell’ambito della Rete Rurale, insieme all’Associazione Chimica Verde Bionet, e tenutosi il 4 luglio. All'incontro hanno partecipato Antonio Di Giulio della Commissione Europea e Giuseppe Cacopardi, direttore generale dello Sviluppo rurale – Mipaaf.

Il seminario è stato un momento di approfondimento, rivolto in primo luogo alle Regioni, sulle opportunità offerte dalla nuova programmazione a supporto della bioeconomia e della diffusione di tecnologie sostenibili, attraverso la presentazione di  processi di innovazione lungo la filiera e buone prassi già adottati.

Opportunità per incrementare l’innovazione e la competitività del sistema produttivo, la bioeconomia fornisce un utile punto di partenza perché comprende la produzione di risorse biologiche rinnovabili e la trasformazione di tali risorse e dei flussi di residui e sottoprodotti in prodotti a valore aggiunto quali alimenti, mangimi, bioprodotti e bioenergie.

La bioeconomia può essere supportata grazie a specifici interventi quali misure di consulenza aziendale e di formazione, misure agro ambientali, misure di investimento aziendale e integrazione con altri strumenti di intervento (politica di coesione con il rafforzamento delle filiere produttive dedicate alla green economy e finanziamento di interventi non ammissibili in ambito Feasr)

"L’incontro di oggi – ha dichiarato Giovanni Cannata, commissario straordinario dell’Inea – vuole essere un laboratorio propedeutico ad altre iniziative, che sottolineano i diversi risvolti contenuti nelle politiche agricole 2014 -2020 e la pluralità di strumenti e finanziamenti disponibili. In particolare le opportunità offerte dalla bioeconomia, dalla produzione sostenibile di risorse rinnovabili e dalla loro conversione in cibo, biocarburante e bionenergia. Opportunità che possono essere declinate a vari livelli, compresi quelli delle regioni e delle imprese. Bisogna sempre tenere a mente che lo scenario in cui ci muoviamo è Horizon 2020, un contesto cioè in cui i mercati internazionali incoraggiano la competitività, favorendo la creazione di occupazione, crescita e sviluppo del territorio".