Ringrazio l’Ispettorato repressione frodi del ministero per il costante impegno nel contrastare l’emergenza nella Terra dei fuochi, attraverso un’importante attività di controllo della filiera agroalimentare. Queste azioni sono necessarie per salvaguardare la salute di chi abita in quelle zone, dei consumatori e anche per fare chiarezza sul mercato per tutelare i tanti produttori che lavorano onestamente in quella terra”.
Così il sottosegretario di Stato al ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina ha commentato i risultati dell’attività di controllo dell’Ispettorato repressione frodi del Mipaaf, Icqrf, nei Comuni della “Terra dei fuochi”.

Dopo aver triplicato i controlli negli ultimi mesi del 2013, nelle prime sei settimane dell’anno sono stati eseguiti 31 controlli presso altrettanti operatori, nel corso dei quali sono stati esaminati 55 prodotti, appartenenti a un’articolata gamma di settori dell’agroalimentare e, in particolare, ai settori vitivinicolo (12 prodotti), oleario (8 prodotti), mangimistico (8 prodotti) e lattiero-caseario (6 prodotti).

Alcune irregolarità sono state rilevate in esercizi commerciali e hanno riguardato il sistema di etichettatura dei prodotti vitivinicoli e la composizione chimico-fisica di partite di olio extravergine di oliva, sequestrate, che contenevano una miscela di oli di semi. In particolare il sequestro di olio rientra nell’ambito di una più ampia operazione, in corso, che interessa anche altri comuni al di fuori della regione Campania.


Tabella. Dettaglio dell’attività svolta dall’Icqrf nei 57 comuni della Terra dei fuochi