I cheese-kit vanno ad aggiungersi ai casi già noti dei ‘wine-kit’ e di altri prodotti segnalati anche dalle principali associazioni agricole. è recente l'iniziativa di Coldiretti al Convegno di Cernobbio.
“Questo ci dà la misura di quanto i nostri prodotti siano ambiti e ricercati all’estero. Le nostre produzioni sono di qualità, autentiche e inimitabili e non possiamo permetterci di abbassare la guardia di fronte a comportamenti illeciti che danneggiano l’immagine del nostro agroalimentare, che traggono in inganno i consumatori onesti e che sottraggono fette di mercato alle aziende italiane”, ha commentato il ministro delle Politiche agricole, Nunzia De Girolamo.
Il fenomeno è insidioso per il consumatore globale e per le produzioni nazionali - che non trovano ancora ampi spazi di mercato in questi contesti regionali – perché il prodotto è presentato con immagini accattivanti che evocano in etichetta il tricolore, e le denominazioni "italian cheese", mozzarella, ricotta, burrata, mascarpone e di altri formaggi tipici italiani.
Il potenziale acquirente online è indotto a considerare autentiche la genuinità e l’italianità del prodotto, mentre si tratta di confezioni contenenti estratti del latte e/o altre sostanze che con l’aggiunta di latte promettono di realizzare i formaggi tipici italiani. Le indicazioni dei siti riconducono le zone di produzione e di commercializzazione oltre che in Gran Bretagna, Usa anche in Nuova Zelanda e Australia, ma sono in corso ulteriori accertamenti atteso che i NAC hanno segnalato la vendita irregolare sui canali di cooperazione internazionale di Interpol e dell’Agenzia delle Dogane.
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Fonte: Mipaaf - Ministero delle politiche agricole alimentari forestali