“Oggi i costi produttivi - avverte il numero uno della Cia- incidono sulla gestione aziendale agricola, in media, tra il 60 e l’85%. A questi aumenti si sono aggiunti anche gli oneri previdenziali (in poco meno di due anni +26%) e quelli di carattere burocratico”.
“Mentre si fa sempre più forte la stretta creditizia (-22% di finanziamenti al settore in un anno) - continua Politi - crescono le situazioni debitorie delle imprese. Ad oggi ben due aziende agricole su tre sono gravate da debiti e tre su dieci non riescono più a fronteggiarlo, con il rischio di finire nella rete dell’usura e della criminalità organizzata".
Politi ha concluso ricordando il ruolo fondamentale dell’agricoltura per il Paese: "Ecco perché insistiamo sull’esigenza di una svolta che soltanto un governo forte politicamente può dare. Da qui il nostro invito affinché si faccia presto. E’ a rischio il futuro di migliaia di imprese agricole”.
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Fonte: Cia