A questo importante obiettivo il Cso sta lavorando da diversi anni, dando supporto operativo alla Regione Emilia-Romagna ed al ministero delle Politiche agricole.
Bruni ha sottolineato al ministro che la produzione di pere, in modo particolare della varietà Abate, è racchiusa in un triangolo compreso tra le province di Ferrara , Modena e Bologna e pertanto riuscire a dare una risposta a questa esigenza rappresenterebbe un'opportunità per un territorio già colpito da eventi sismici e siccitosi che hanno duramente compromesso l'economia, l'occupazione e la redditività degli agricoltori.
Rubbi ha invece spiegato quali sono gli ostacoli che rimangono sul tappeto dopo i numerosi incontri tenutisi con l'amministrazione statunitense, le ambasciate e la Commissione europea.
Il ministro Catania, già a conoscenza del problematica, si è impegnato con i rappresentanti del Cso a parlarne con il ministro italiano degli Esteri Giulio Terzi e con il dirigente competente della Commissione europea.
Catania ha concluso l'incontro chiedendo ai rappresentanti del Cso di attivarsi, come strumento operativo dell'Interprofessione Pera, affinché le maggiori imprese produttrici di pere possano aggregarsi in un progetto unitario capace di rispondere collettivamente alle esigenze del mercato statunitense e ad altri importanti mercati all'orizzonte.
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