Come sarà l'estate 2012? Per rispondere a questa domanda, analizzeremo il modello CFS (Forecast of Seasonal Climate Anomalies) elaborato presso l’Ncep ad oggi l’unico centro di calcolo in grado di spingersi a tali distanze temporali. E' indispensabile ricordare che si tratta esclusivamente di un proiezione e non di una previsione, pertanto occorrerà seguire con attenzione gli aggiornamenti nei prossimi settimanali.
Il punto della situazione
Il lungo periodo di Niña è in via di riassorbimento e si porterà definitivamente su valori neutri nel corso del trimestre estivo.
I suoi effetti, tuttavia, potrebbero ancora avvertirsi per alcuni mesi; non mancherà in tal senso un andamento altalenante che intervallerà la lenta risalita del fronte sub-tropicale – in graduale evoluzione verso levante – con alcuni brevi break freschi ed instabili.
L’attenta analisi del modello C.F.S. evidenzia una tendenza della pressione atmosferica ad anomalie spesso positive sull’Atlantico settentrionale, mentre si mostra sostanzialmente in linea sul resto del continente. Tali scostamenti barici risultano maggiormente pronunciati nel corso del mese di giugno, quando impulsi perturbati potrebbero transitare facilmente sull’Europa centro-meridionale. Le difformità dei valori pressori andranno ad incidere in maniera significativa sulle condizioni meteorologiche del bacino del Mediterraneo e quindi dell’Italia.
Un esame a più ampio raggio denota anomalie positive anche nelle SST oceaniche (Sea Surface Temperature) sulle coste occidentali dell’Africa.
Stando a tali proiezioni, l’anticiclone africano risulterebbe meno invadente verso nord rispetto agl’ultimi trimestri estivi, evitando cosi le intense ondate calde verso la Penisola italiana, che tuttavia non sono del tutto escluse sugl’estremi settori nord orientali.
Evoluzione
Come già accennato, i prossimi tre mesi rischierebbero di presentarsi particolarmente instabili sull’Europa centro-meridionale, questo sarà dovuto alle saltuarie infiltrazioni d’aria oceanica propositrici di una fenomenologia vivacemente temporalesca.
Sull’Italia l’estate risulterà senza particolari eccessi di calore, anche se non mancheranno fasi in cui la colonnina di mercurio potrà spingersi oltre la media del periodo – scenario più probabile sulle aree nord orientali del Paese – per l’insistenza di una bolla di calore che spesso si attarderà sul comparto balcanico settentrionale. Sono attese frequenti fasi temporalesche sull’Arco Alpino e sull’Appennino centrale, con ripercussioni anche alle zone di pianura adiacenti, più probabili lungo l’Adriatico e nella Pianura Padana centro-occidentale.
Passaggi instabili interesseranno nel corso del mese anche i settori tirrenici e la Sardegna, mentre fasi perturbate a luglio, ed ancor di più in agosto, porterebbero una “non estate” per gli abitanti del Nord-Ovest e dell’Arco Alpino.
La stagione estiva tutto sommato non risulterà particolarmente compromessa per le località costiere, in particolare quelle tirreniche e del Sud Italia, con temperature nella media su scala nazionale.
Tendenza riassuntiva nel dettaglio
Giugno: più fresco, in particolare sull’Italia centrale, ove anche le piogge non mancheranno. Non sono segnalate anomalie particolari sulle estreme regioni meridionali e settentrionali, con valori termici e pluviometrici adeguati alle medie del periodo.
Luglio: secondo il CFS risulterà decisamente più piovoso sulle regioni nord occidentali ed ariatiche. Anche le temperature su queste aree si proporranno lievemente sottomedia, con maggiore incidenza sul catino Padano.
Agosto: appare molto piovoso su tutto il Paese escluso estremo Sud e Isole. Temperature lievemente sottomedia sui rilievi degli Appennini settentrionali, generalmente allineate alle medie sul resto della Penisola. Da segnalare una possibile anomalia positiva dei valori termici sul comparto alpino centro-orientale.
Settembre: non si segnalano particolari anomalie precipitative, ma sotto l'aspetto termico emerge un consistente sopramedia nell'areale padano e, in forma più contenuta, in parte delle regioni centrali.
Ottobre: il mese mostra un orientamento all'anomalia termica negativa, più estesa agli esordi di novembre. Le precipitazioni resteranno in linea con lo storico pluviometrico.
Occhio al semestre freddo
Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da una lunga fase di Niña, questo ha esaltato una forte anomalia pluviometrica negativa sull’Europa sud-occidentale e, in alcuni casi, sfavorevole alle grandi precipitazioni autunnali.
Solo recentemente la porta oceanica ha avuto libero sfogo, indice delle abbondanti piogge pre-estive che sembrano delineare una futura situazione dinamica con un vortice polare debole e vulnerabile, precursore di possibili affondi artici nella prossima stagione autunno/invernale verso il Mediterraneo.