Il 2011, Anno internazionale della chimica, protende le braccia fino a toccare il 2015 - ormai sinonimo di Expo - per creare un ponte su cui possano transitare concrete risposte ad alcuni dei problemi dell 21° secolo.
E allora innovazione tecnologica, chimica e biotecnologie in risposta alla necessità di incrementare la produzione, la sicurezza e la salubrità alimentare a livello globale.

Questo il fil-rouge del convengo di martedì 4 ottobre in cui, nei nuovissimi palazzi che ospitano a Milano gli uffici di Regione Lombardia - con Federchimica - ha creato una sinergia tra mondo scientifico, industriale e istituzionale proiettata in direzione Expo 2015 dal titolo 'Innovazione per un'agricoltura e un'alimentazione sostenibile'.

Orchestrati da Alessandro Cecchi Paone, gli interventi si sono aperti con il contributo del sottosegretario all'università e ricerca, Alberto Cavalli che, lodando le medie piccole e a volte piccolissime imprese appartenenti al panorama lombardo anche in ambito chimico, sono capaci di sopravvivere al confronto con le multinazionali estere.
Cavalli ha parlato del bando Stato-Regione rivolto alle imprese lombarde che stanzia 118 milioni di euro per sostenere la ricerca e l'innovazione in dieci settori tra cui l'agroalimentare, le biotecnologie e il campo delle energie rinnovabili e che rimarrà aperto fino al 23 novembre prossimo.

 

Sfide globali al 2050

Fame ma anche obesità; malnutrizione ma anche scarsa educazione alimentare e sicurezza alimentare (da leggersi come disponibilità adeguata e stabile di alimenti, accesso al cibo con possibilità di un suo corretto utilizzo), sono alcuni dei temi affrontati nei loro interventi da Chiara Tonelli dell'Università degli Studi di Milano - Dipartimento di Scienze Biomolecolari e Biotecnologie; Andrea Sonnino, responsabile del Servizio Sviluppo della Ricerca e della Tecnologia Fao e Mario del Tilly, direttore generale CLD Les Maskoutains – Cité de la Biotecnologie Saint Hyacinthe Québec.

 

 

Da sinistra: Cesare Puccioni, presidente Federchimica; 
Diana Bracco, presidente Expo 2015; Roberto Formigoni, presidente Regione Lombardia;
Umberto Veronesi, oncologo e presidente Fondazione Veronesi;
Filippo Ferrua Magliani, presidente Federalimentare

 

Cibo, acqua e suolo

Le generazioni future, spiega Tonelli, che affolleranno il pianeta molto numerose – le stime rilevano una popolazione al 2050 di 9miliardi e 200milioni di persone – riceveranno in eredità la necessità di raddoppiare le attuali produzioni (vegetali ma anche animali) con una risorsa suolo non incrementabile, una risorsa acqua sempre più scarsa e un cambiamento climatico in atto che tra i vari effetti provocherà una variazione dei patogeni vegetali.
"Impossibile? Non proprio", spiega Tonelli.

Fertilizzanti, agrofarmaci, biotecnologie e, aggiunge Sonnino, agricoltura e innovazione, saranno la chiave di volta. Ma, sottolinea l'esperto, “è fondamentale tornare a investire tanto in innovazione quanto in agricoltura, unico settore che per ogni euro investito è capace di una rendita quadruplicata in termini di sviluppo”.

Inoltre, proseguono gli esperti, a fronte del trend che non vede placarsi la volatilità dei prezzi, sarà necessario un miglioramento della regolamentazione del mercato globale ed un aumento della produttività agricola ma solo se capace di andare a braccetto con la sostenibilità ambientale sfruttando, spiegano, l'innovazione, la tecnologia, la chimica e la genetica.

Un richiamo sulla sicurezza alimentare giunge da De Tilly, che ne sottolinea l'importanza sempre maggiore a fronte di un mercato ormai globale animato da nuovi stili di vita e complessi processi di produzione del cibo. “E' fondamentale” afferma, “che governi, produttori e comunità scientifica siano uniti nell'investire in ricerca e sviluppo, così da generare tecnologie sempre più sofisticate a tutela del consumatore. In questo la chimica gioca un ruolo fondamentale”.
La riduzione del numero di animali aziendali, enormemente costosi in termini di risorse e l'applicazione delle conoscenze acquisite in termini genetici sugli organismi vegetali per sviluppare prototipi di 'ideali' di piante perenni, resistenti agli stress e azoto-fissatrici, le direttive di Francesco Salamini, presidente dell'Istituto Agrario San Michele dell'Adige.

 

La "Carta di Milano"

Questo il nome del documento programmatico proposto da Umberto Veronesi, intervenuto nel pomeriggio, in cui inserire le linee guida per chi, spiega l'oncologo, si vorrà occupare di lotta alla fame nel mondo.

La Carta, che verrà presentata il prossimo 25 ottobre in concomitanza con la posa della prima pietra di Expo 2015 è un progetto condiviso anche da Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia, che ha aperto il suo intervento rimarcando come l'acqua sia il problema universale per eccellenza del nostro secolo. Sempre durante il suo intervento ha quindi spiegato come quella in atto oggi sia “la rivoluzione di un'agricoltura della sostenibilità” e in essa “la chimica può essere un alleato molto forte per la diffusione di un'alimentazione sicura, sana e amica dell'ambiente".

 

Premio giornalistico

Nell'ambito della giornata, anche la premiazione dei giornalisti vincitori della prima edizione del premio 'Alimentiamo il nostro futuro, nutriamo il mondo. Verso Expo 2015' indetto da Agrofarma.
Ad essere premiati, Marco Magrini del Sole 24 Ore, Valerio Venturi di Panorama e Claudio Corradi della Gazzetta di Reggio insieme al professor Giuseppe Longo, che ha ricevuto una menzione speciale.

 

Agrofarma, Marco Magrini riceve il Primo premio da Umberto Veronesi